No, i lotti Moderna in Giappone non contengono Grafene, era un semplice errore di imbottigliamento
I lotti Moderna in Giappone non contengono Grafene: questo va detto a causa di un inconveniente che ha resuscitato una vecchia bufala.
Come tutti i prodotti, anche i vaccini sono soggetti a potenziali errori di imbottigliamento: e così è andata anche in questo caso.
Parliamo della campagna vaccinale più grande degli ultimi cinquanta anni, se non del secolo.
È ovvio che producendo in enormi quantità la stessa merce per tutto il mondo, possa capitare, e capiterà in futuro, che l’imbottigliamento non vada a buon fine. Della merce sarà cestinata: del resto ci sono richiami persino per l’acqua minerale.
Il che non significa che vi siano irregolarità alla fonte.
No, i lotti Moderna in Giappone non contengono Grafene
In questo caso il misterioso contaminante era semplicemente acciaio inox rilasciato da componenti metallici dei macchinari che confezionano le dosi.
Esattamente come ogni bottiglia e bricco in Tetrapak riportano le indicazioni dello stabilimento e del macchinario responsabile per il confezionamento del singolo lotto, questo accade anche per i vaccini.
I lotti, destinati al solo mercato Giapponese, sono stati identificati e sospesi, e quelli con i frammenti di acciaio saranno distrutti non per un problema sul vaccino in sé, ma per evitare che il particolato “esterno” possa causare allergie.
Va inoltre aggiunto che al momento non sono state rilevate correlazioni causali tra i due casi di morte che si sospetta legati alla vaccinazione e i campioni contaminati.
A ulteriore conferma, il Ministro della Salute fa notare che se vi fosse stata correlazione evidente, tutti coloro che hanno subito inoculazione prima del ritiro delle dosi ci sarebbero stati molti più casi.
In ogni caso la teoria secondo cui i lotti Moderna in Giappone contengono Grafene o le altre misteriose circostanze descritte nelle bufale è confermata una fake news.
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