Bufala

No, i giornalisti non stanno usando le foto dei camion con le bare di Bergamo negli articoli su Kiev

Le foto dei camion che trasportavano le bare di Bergamo sono ancora l’ossessione dei negazionisti che, fino ad almeno 10 anni fa, restavano coloro che negavano l’Olocausto. Dall’inizio della pandemia abbiamo conosciuto quelli che negavano l’esistenza di un’emergenza globale; da febbraio, quando Putin ha fatto partire la sua avanzata contro l’Ucraina, sono arrivati quelli che pur di fronte alle immagini delle devastazioni, delle vittime e dei grandi esodi, si sono convinti che fosse tutta una messinscena. Oggi i nostri lettori ci segnalano il crossover: secondo un post pubblicato il 20 marzo, i giornalisti starebbero usando le foto delle bare di Bergamo per documentare quanto sta accadendo a Kiev.

Il post

E per magia, da Bergamo 2020 ecco che gli stessi camion sono a Kiev 2022: stessa location, stessa inquadratura, stesso tutto.
Preferisco i ‘dilettanti’ ai ‘professionisti’ dell’informazione…

L’autrice del post, quindi, condivide lo screenshot di un altro post che recita quanto segue:

A quanto pare è una malattia internazionale dei giornalisti. Vanno tutti alla stessa scuola. Da Bergamo a Kiev è un attimo.

Le conseguenze degli errori del giornalismo

Chi nutre una certa sfiducia nei confronti del giornalismo ne ha ben donde, in effetti: tutti ricordiamo quel servizio del Tg2 in cui sono state mandate in onda le immagini del videogioco War Thunder spacciate per un documento sulla guerra in Ucraina. Ne avevamo parlato in questo articolo.

Questo e altri errori sono stati indubbiamente un assist per tutti i negazionisti dell’azione di Putin: è capitato, infatti, che il backstage di un video rap del 2020 diventasse una prova sui finti cadaveri delle bombe (qui il nostro articolo), e di finti cadaveri si è parlato anche con il fake creato su un flash mob sul clima tenutosi a Vienna nel febbraio 2022. In sostanza, gli errori gravi della stampa italiana e internazionale sono diventati materiale per il cherry picking (qui la definizione) dei complottisti e dei negazionisti.

La bufala

Passiamo ora alla nostra analisi. Come già detto, chi pubblica il post accusa i giornalisti di sfruttare le foto dei camion con le bare di Bergamo anche nei servizi sulla situazione a Kiev. Nello specifico, vengono prese due anteprime da due testa differenti: AvvenireMaribor24.

L’articolo di Avvenire è stato pubblicato il 19 marzo 2020 con il titolo: Le bare sui camion militari, Bergamo sotto choc“. Maribor24 è un sito di informazione sloveno e troviamo l’articolo corrispondente a questo indirizzo. L’immagine di copertina non mostra i camion con le bare di Bergamo, bensì un’immagine del leader russo Vladimir Putin.

Ciò, tuttavia, potrebbe non essere abbastanza in quanto i redattori potrebbero aver modificato l’articolo successivamente. La versione cache dell’articolo, però, smentisce questa ipotesi. Ancora, potrebbe non essere sufficiente per cui andiamo a verificare le versioni precedenti con lo strumento Wayback Machine. Esistono 3 versioni dello stesso articolo: nella prima, del 13 marzo, non troviamo l’immagine dei camion militari con le bare di Bergamo. La seconda, aggiornata alle 7:30 del 16 marzo, riporta l’immagine di Putin. La terza, infine, alle 7:31 dello stesso giorno riporta sempre l’immagine del leader russo.

Non basta, ovviamente. Chi scrive sul web sa molto bene che è possibile impostare immagini diverse per il sito web e per i social. Andiamo quindi sulla pagina Facebook di Maribor24 e troviamo il post incriminato il 25 febbraio 2022. L’immagine dell’anteprima mostra, ancora una volta, Vladimir Putin e non i camion militari che transitavano a Bergamo nel 2020. Non basta, perché gli admin potrebbero aver modificato il post tramite lo strumento di debug. Facebook, tuttavia, permette di visionare lo storico delle modifiche di un post. È sufficiente cliccare sui 3 puntini in alto a destra e selezionare la voce “visualizza cronologia modifiche”. Quando questa voce non c’è, significa che il post non è mia stato modificato. Tale voce, nel post di Maribor24, è assente.

Il post di Maribor24, dunque, ha sempre avuto la foto di Vladimir Putin come immagine di copertina e mai la foto con i camion militari che trasportavano le bare di Bergamo. Chi pubblica il post in cui si sostiene che Maribor24 abbia usato le foto con le bare di Bergamo per raccontare ciò che succede a Kiev mette in scena un collagper raccontare una bufala e sostenere, così, l’inesistenza di un conflitto.

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