Niente biolabs ad Azovstal ma tanto acciaio (portato via)
Contrordine Tovarish, niente biolabs ad Azovstal ma tanto acciaio. Così finiscono settimane di illazioni su cose che potevano essere nascoste nell’acciaieria Azovstal coi soldati Ucraini.
Cose degne del peggior miglior film di Supereroi. Sotterranei presi dai giochi da tavolo con laborati scientifici avanzatissimi.
Un “biolaboratorio NATO”, parte di una “Rete di Biolaboratori” dove l’alleanza tra NATO, Ucraina ed Europa crea sostanze sconosciute al genere umano. Ad esempio COVID19 e il Vaiolo delle Scimmie (che è stato rilevato dal 1958, ma forse nel biolab c’era anche una macchina del tempo) e i tanto odiati vaccini Pfizer.
Ma anche un esercito di SuperSoldati, gli “Universal Soldier”, i “Nuovi Eroi” dei film di Van Damme. Uomini invincibili dagli “occhi folli” e nelle cui vene scorrevano misteriose sostanze in grado di renderli capaci di rincorrere i carri armati e resistere al fuoco delle armi russe.
Una gang di Stregoni Oscuri armati di misteriose rune naziebraiche come “quelle dei film di Hollywood” in grado di conferire ai soldati Geneticamente Modificati e Vaccinati poteri arcani e satanici.
Una specie di fucina di ogni male, laboratorio dove esseri misteriosi creavano nuove Pandemie dalle quali Putin ci avrebbe salvato, liberando il mondo dalla minaccia delle malattie della NATO e dell’Uomo Pangolino, il nuovo supersoldato del Battaglione Azov dai poteri magici/scientifici/genetici.
Ci saremmo aspettati almeno un pazzoide cattivo e genialoide pronto a scatenare le sue creazioni mutanti nel mondo. La propaganda FiloRussa se lo aspettava, pronta ad esibire le citate mappe da gioco da tavolo in TV.
Invece la presa di Azovstal è arrivata con un finale molto anticlimatico…
Niente biolabs ad Azovstal ma tanto acciaio (portato via)
Come ci si poteva immaginare in una acciaeria è difficile trovare gli stregoni, i mutanti, l’Uomo Pangolino, gli Universal Soldier, i Cyborg, il vaso di Pandora e la Quarta Dose del Vaccino Pfizer.
È più facile trovare dell’acciaio.
Duemilasettecento tonnellate di acciaio in partenza verso il porto russo di Rostov, dal quale saranno rivendute per rimpolpare le casse Russe colpite da guerra e sanzioni.
Rivendute come “prodotto russo” a nazioni africane o asiatiche non legate alle sanzioni occidentali.
Un finale molto meno clamoroso e cinematografico della cattura dell’Uomo Pangolino, il “Nuovo Eroe” geneticamente potenziato dalla magia e della scienza dell’Uomo Veramente Cattivo e del Pazzoide Cattivo e Genialoide.
Che immortaliamo in questa immagine, sperando di non ritrovarla assieme alle ormai autodebunkate foto dei “biolabs sotterranei”.
Immagine di copertina: Acciaierie Azovstal con scene di Street Sharks e Action Man
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