Analisi in corso

Nessuno ha zittito De Donno su Facebook per la plasmaferesi: indizi su chiusura profili volontaria

Non ci sono ancora gli estremi per parlare di sentenze sulla questione relativa alla chiusura (o sospensione) dei profili social di De Donno, almeno per quanto riguarda Facebook. Ieri vi abbiamo fornito le prime informazioni in merito, provando a farvi ragionare sul fatto che una situazione del genere possa essere sì determinata da decisioni a monte del social network, che in alcune circostanze può imporre dei bavagli lì dove siano riscontrati comportamenti e post non idonei alle sue regole. Allo stesso tempo, però, non c’era e non c’è motivo per escludere che la scelta del medico diventato simbolo dalla cura con plasmaferesi per il Coronavirus sia stata volontaria.

Gli indizi che convergono sulla scelta volontaria di De Donno nel chiudere i profili Facebook

Un contributo estremamente importante sotto questo punto di vista è arrivato in queste ore da Next Quotidiano, che non fornisce tutte le risposte che stavamo cercando, ma aiuta ad orientarci in modo quasi decisivo oseremo dire. Come è avvenuta la sospensione dei profili Facebook di De Donno? Ci sono basi e fondamenta per parlare di dittatura che prova a zittire chi cerca strade alternative per curare il Covid-19? A quanto pare no, ed oggi 7 maggio proviamo a capire meglio il motivo.

Sono riportate le testimonianze social di persone vicine a De Donno, che assicurano la volontarietà del gesto che ha portato all’autosospensione dei profili Facebook. Erano previste anche alcune sue apparizioni in TV per parlare di plasmaferesi, alle quali lui stesso avrebbe deciso di rinunciare. Non proprio l’approccio di una persona “imbavagliata”, contrariamente a quanto affermato dai complottisti. Vi ricordiamo anche che in questi giorni si sia smontato il caso dei NAS presso l’ospedale di Mantova, dove lavora, in quanto tutto si è risolto con una semplice richiesta di informazioni telefonica.

Ovviamente è giusto lasciare un minimo margine di dubbio sulla questione, almeno fino a quando non avremo dichiarazioni pubbliche ed ufficiali da parte del Dottor De Donno, utili per comprendere come e da chi sia nata la decisione di sospendere i profili Facebook. Solo così si potrà chiarire definitivamente il giallo di queste ore.

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