È la seconda volta che ci tocca, nostro malgrado e senza alcuna gioia nel farlo, bachettare Voxnews che, nel suo impeto di ottenere uno scoop, talora pubblica senza verificare troppo. È successo in passato, e sta succedendo ancora. VoxNews ci lancia uno scoop, desideroso di far presa sul pubblico: e manca il bersaglio
Invitano i migranti ad una manifestazione antirazzista, ma questi trovano il centro sociale di loro gusto, e decidono di non andarsene più. I centri sociali chiamano la polizia per sgomberarli!
Fonte della storiella?
Degli screenshot. Da una pagina Facebook.
Non troppo tempo fa bacchettammo VoxNews per l’uso creativo del pulsante “Fact Checking”, invitandoli a rendere giustizia alla nobile arte del controllo dei fatti. Hanno deciso di rimuoverlo, il che comporta comunque una certa assuzione di responsabilità, ma anziché imparare a selezionare le fonti, hanno deciso di usare come fonte del loro “scoop della manifestazione antirazzista” un testo tratto da Facebook.
Anzi! Lo screenshot di un post Facebook (Fact Checking level: “Mi ha detto mio cugino che però non può riferire perchè uno gli ha fatto un colpo segreto di Karate che dopo tre giorni muori ed infatti poi è morto”) con un salace raccontino
Roma, centri sociali organizzano corteo contro il razzismo e la polizia fascista invitando i profughi…
A fine manifestazione festa nel centro sociale dove però a notte fonda i finti profughi vedendo il locale attrezzato decidono di rimanere lì.
I compagni spiegano ai profughi che non possono stare li perché non saprebbero come mantenerli e li invitano ad andarsene.
I profughi decidono di occupare lo stabile dei compagni.
I compagni sono costretti a chiamare la polizia “fascista” per riappropriarsi del centro sociale.
I profughi mentre vengono portati via ammanettati dalla polizia fascista inveiscono minacce di morte e accusando di razzismo i ragazzi dei centri sociali.
Dai giornali si scoprirà poi che 4 nigeriani sono stati denunciati dai ragazzi dei centri sociali per aggressione e una ventina di antifascisti denunciati dai profughi con la pesante accusa di razzismo.
Comincia la narrazione di Voxnews.
Tenete presente questo dettaglio: qui si ride.
Perché proprio in queste ore i nostri contatti ci segnalano invece di aver trovato, sempre su un post Facebook, questa storia
A Genova succede anche questo…😂😂😂
I centri sociali organizzano corteo contro il razzismo e la polizia fascista, invitando i profughi.
I profughi vedendo il locale dei centri sociali attrezzato decidono di rimane lì.
I compagni spiegano ai profughi che non possono stare li perché non saprebbero come mantenerli e li invitano ad andarsene.
I profughi decidono di occupare lo stabile dei compagni.
I compagni sono costretti a chiamare la polizia fascista per riappropriarsi del centro sociale.
I profughi mentre vengono portati via ammanettati dalla polizia fascista inveiscono minacce di morte e accusando di razzismo i ragazzi dei centri sociali.
4 nigeriani sono stati denunciati dai ragazzi dei centri sociali per aggressione e una ventina di antifascisti denunciati dai profughi con l’accusa di razzismo.Non ridete, bastardi!
E, notare, la storia che secondo VoxNews dovrebbe essere apparsa “sui giornali” non esiste se non come storiella ambientata letteralmente in tutta Italia.
Già il fatto che non esistano nomi, cognomi o prove fotografiche, sostituite da un brutto meme, della presunta “manifestazione antirazzista” dovrebbe lasciarvi pensare.
O siamo alla presenza di un miracolo, dove quattro moderni santi dal potere della bilocazione riescono a comparire in ogni “manifestazione antirazzista” di Italia occupando ogni centro sociale di Italia e venendo denunciati in ogni Tribunale di Italia, ed in tal caso di tale misterioso e sovrumano fenomeno almeno un quotidiano ne avrebbe parlato, oppure, siamo tornati indietro di almeno 70 anni e VoxNews ci sta dando una preziosa lezione su come nascevano le Leggende Metropolitane, la forma ancestrale ed antiquata delle bufale.
La storia della “Manifestazione Antirazzista” che tutti dichiarano di aver visto a Roma, a Genova e non ci è dato di sapere altro non ha riscontri da nessuna parte.
Stampa locale? Niente. Stampa nazionale? Zero.
Non sappiamo il dove, il quanto e gli interpreti: siamo riportati in tempi reconditi dove chiunque aveva almeno un cugino che si era svegliato in un fosso bagnato che gli mancava un rene, che si era tolto il casco e si era aperto la testa e che una tipa gli aveva scritto sullo specchio “Benvenuto nell’AIDS”.
Ci aspetteremmo che un portale che ambisce a fare giornalismo e si arroghi la capacità di fare fact checking abbia appreso dai nostri pacifici richiami l’uso della selezione delle fonti.
Ci rincresce farvi notare che, purtroppo, ciò non accade.
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