Dai canali Telegram che da un anno sono spuntati come funghi, dai gruppi Facebook che si moltiplicano di giorno in giorno e dai profili fake che sfoggiano una doppia V e non di certo per fare un endorsement alla Volkswagen, potrebbe esserci più delirio del solito. Quella di oggi sarebbe stata una data importante, ma tutto tace. Non parliamo, ovviamente, dei primi 50 anni dalla morte di Jim Morrison, che si spegneva a Parigi proprio il 3 luglio 1971. Il 3 luglio era stato annunciato come il grande giorno della Norimberga 2, una tossica narrazione creata dai negazionisti secondo la quale si sarebbe dovuto tenere il grande processo contro l’OMS per crimini contro l’umanità.
La storia della Norimberga 2 è stata affrontata a più riprese dai debunker italiani e internazionali. Restando nel Belpaese, l’argomento è stato trattato da noi in questo articolo, dai colleghi di Butac, di Facta e da Paolo Tutto Troppo. Di fatto, tutto è partito dall’iniziativa di un avvocato tedesco che aveva promesso un evento storico per punire l’OMS (ma non solo) per la vaccinazione di massa. Un annuncio di grande portata che, inevitabilmente, è rimbalzato tra gli ambienti no-vax, complottisti e negazionisti di tutta la sfera. Eppure l’avvocato in questione pare aver ingannato tutti, diventando soprattutto vittima di se stesso, della sua megalomania, del suo personaggio e della sua stessa distorsione della realtà. Andiamo con ordine.
Reiner Fuellmich è l’avvocato che ha acceso questa perversa macchina della disinformazione. La sua megalomania piace particolarmente ai complottisti più scaltri e comunicativi del web, come Maurizio Blondet e Raffaele Palermo, che lo presentano come “uno degli avvocati più potenti d’Europa” pronto a intentare una “azione legale senza precedenti”. Se così fosse, nessuna delle azioni di Fuellmich passerebbe in sordina, filtrato attraverso il web. Eppure nessuno sa chi sia, se non dopo i megafoni dei negazionisti.
Di fatto Fuellmich si è reso noto nel 2000 – Butac riprende una serie di articoli pubblicati dalla stampa lingua tedesca – per una questione che riguardava la Deutsche Bank ma di cui si hanno notizie frammentarie. Con lo scoppio della pandemia l’avvocato di Gottinga è diventato uno dei punti di riferimento dei bufalari del web. Fuellmich, infatti, aveva dichiarato di far parte del German Corona Investigation Committee con lo scopo di indagare sui dubbi inerenti la pandemia – “È una pandemia o un pretesto per testare la popolazione?” – con il conforto di “esperti e scienziati”. Perché, poi, scriviamo che “al principio era Reiner Fuellmich”? Perché l’avvocato non compare tra i firmatari del ricorso.
L’11 gennaio 2021 Reiner Fuellmich ha presentato un ricorso, una vera e propria class action che, secondo i suoi sostenitori, sarebbe stata depositata presso la Suprema Corte del Canada. La class action ha avuto come oggetto non soltanto l’OMS, ma anche la Regina Elisabetta, la Bill & Melinda Gates Organization e Papa Francesco.
Il documento esiste ed è presente in questo archivio. L’intento era proprio far condannare i soggetti citati per crimini contro l’umanità, ma nonostante l’eccitazione dei sostenitori (anche italiani) di Fuellmich e della sua iniziativa, i più non hanno fato caso che l’intestazione del documento parla della Corte dell’Ontario, decisamente “inferiore” (istituzionalmente parlando) alla Corte Suprema. Un dato, questo, riscontrabile nella prima pagina del documento.
Per questo i debunker canadesi dell’AFP hanno contattato la Corte dell’Ontario che ha risposto di aver rigettato il ricorso secondo l’articolo 2.1 del Codice di Procedura del Canada che dispone il rifiuto di un procedimento “se questo appare evidentemente frivolo, vessatorio o comunque un abuso”. In poche parole, con il Tribunale dell’Ontario il sea-lioning della squadra di Fuellmich non aveva funzionato. (Cos’è il sea-lioning? Qui un articolo dedicato). In Italia lo stesso fenomeno si configura nella lite temeraria, spiegata molto bene da Alta Lex.
Sottolineato ciò, c’è da chiedersi se un Tribunale possa mai istituire un processo contro l’OMS. La risposta è nello Statuto del Tribunale Penale Internazionale dell’Aja, l’unico che avrebbe ben più poteri della Corte dell’Ontario: negli articoli 7 e 25 leggiamo che non è possibile procedere contro un ente né si può parlare di crimine contro l’umanità.
Di fatto, non c’è alcuna Norimberga 2 che metterà l’OMS sotto processo, magari condannando a morte l’intera organizzazione. Oggi, 3 luglio, sarebbe dovuto essere il grande giorno ma non è successo niente, se non tra i profili troll che annunciano dirette imminenti. Il tribunale dell’Ontario ha rigettato il ricorso, la rivoluzione è rimandata.
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