Necrologio Mussolini per anniversario di Piazzale Loreto: bufera sul Giornale di Vicenza
Una vera e propria bufera si sta abbattendo in queste ore sul Giornale di Vicenza, reo di aver pubblicato oggi 27 aprile il necrologio Mussolini in occasione dell’anniversario di Piazzale Loreto. La ricorrenza, nello specifico, è prevista nella giornata di domani, mentre i fatti storici relativi all’apparizione pubblica del corpo del Duce arrivano in realtà al 29 aprile. A prescindere da queste precisazioni su date e successioni di eventi, bisogna analizzare quanto avvenuto in queste ore per contestualizzare al meglio il tutto.
Cosa sappiamo sul necrologio Mussolini per Piazzale Loreto con il Giornale di Vicenza
A distanza di qualche mese da alcune imprecisioni che abbiamo individuato su Bruno Vespa e sulla sua trattazione delle opere fasciste, come riportato tramite un articolo specifico, questo martedì ha preso piede una vicenda particolare. Grazie anche ad alcuni contenuti postati sui social dalla giornalista Michela Murgia. Ebbene, provando a scendere più in profondità, abbiamo individuato almeno un paio di elementi che meritano approfondimenti.
In primo luogo, siamo risaliti all’edizione cartacea del giorno del Giornale di Vicenza e vi confermiamo la presenza del necrologio Mussolini, a poche ore dall’anniversario della sua morte. Una sorta di introduzione, dunque, a quello che ci aspetta sui social nei prossimi due giorni, in relazione ai contenuti su Piazzale Loreto. Ad aggravare la posizione del giornale in questione, poi, abbiamo anche alcuni precedenti che sono stati riportati nel corso delle ultime ore da Repubblica.
A quanto pare, infatti, il Giornale di Vicenza in passato è già finito al centro di discussioni simili. Due anni fa, sempre in occasione dell’anniversario della morte del Duce, e conseguentemente anche di Piazzale Loreto, il necrologio Mussolini indusse la procura di Vicenza ad aprire un’inchiesta. In quel caso, sette persone furono indagate per apologia di fascismo. Probabile che anche in questo caso si finisca in altre sedi, anche se nella serata di martedì la testata ha fatto sapere di non gestire in modo diretto quella sezione del giornale.
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