“Il mondo ha perso un combattente il cui coraggio risuonerà attraverso le generazioni. Inorridita dalla morte del vincitore del Premio Sakharov, Alexei Navalny. La Russia gli ha tolto la libertà e la vita, ma non la sua dignità. La sua lotta per la democrazia continua a vivere. I nostri pensieri sono con sua moglie e i suoi figli”. Scrive su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.
“Il Governo sarà sempre a fianco di chi lotta per la democrazia, per la libertà di pensiero e per i diritti inalienabili di ogni essere umano. Sono molto colpito dalla morte di Alexey Navalny dopo anni di persecuzione in prigione, ci stringiamo alla sua famiglia e al popolo russo”. Aggiunge vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani
Aleksei Navalny è stato “brutalmente assassinato dal Cremlino”. Afferma il presidente lettone, Edgars Rinkevics.
La morte dell’oppositore russo a Putin è “una notizia terribile, un’enorme tragedia per i russi”. Dichiara il premier britannico, Rishi Sunak. “Come principale sostenitore della democrazia russa – ha aggiunto il premier – Navalny ha dimostrato un incredibile coraggio in tutta la sua vita. I miei pensieri vanno alla moglie e ai cittadini russi”.
Per il ministro degli esteri francese, Stéphane Séjourné, Nalvalny ha pagato con la vita la sua resistenza a un sistema basato sull’oppressione.
Navalny “ha pagato il suo coraggio con la vita”. Così ha commentato il cancelliere tedesco Olaf Scholz la notizia della morte dell’oppositore russo.
Alexei Navalny è stato ucciso” e il presidente russo, Vladimir Putin “dovrà rendere conto dei suoi crimini“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante la conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco.