Napoli e Milano, ma “Napoli” è un luogo sacro degli Indù
Ci segnalano i nostri contatti una immagine macro che presenta Napoli e Milano nell’antichità. Ovviamente, Napoli è rappresentata dall’immagine di una antichissima metropoli nobilissima e piena di personaggi in ricche vesti, Milano come una posa di due barbari a caccia.
Il problema della macro è che Napoli viene “creativamente interpretata” da una effigie di Dvarka, luogo sacro della cultura Indù situato alla foce del fiume Gomti.
Napoli e Milano, ma “Napoli” è un luogo sacro degli Indù
La Dwarka mitologica (esiste una Dwarka moderna infatti) ha origini affini a quelle di Atlantide e altri miti antediluviani di città evolute ed avanzatissime distrutte a causa della superbia, alterigia e colpe dei suoi abitanti.
In questo caso del suo mitico fondatore il dio Krishna.
Nel mito antico Krishna fondò la città di Dwarka come una mitologica città dalle mura dorate, ricolma di ricchezze e dell’adorazione dei suoi sudditi, finché non provocò l’ira della principessa Gandhari provocando la morte in guerra dei suoi cento figli (l’estrema prolificità di Gandhari a sua volta un dono divino per la sua grande pietà e per le sue virtù di sposa eesemplare).
A seguito della maledizione di Gandhari l’intero clan cui faceva riferimento il dio Krishna e la sua stessa città dorata darebbero stati distrutti nel tempo di una generazione, e 36 onni dopo la Dwarka mitica sparì tra i flutti lasciando il suo posto all’attuale Dwarka terrena, oggetto di venerazione e sede di diversi templi divini, ricostruiti nel tempo e sede di un importante mercato del turismo sacro.
L’immagine dell’antica Napoli è infatti una immagine della Dwarka mitica: nella verità storica Napoli fu fondata nel 475 a.C. grazie abitanti di Cuma come città che successe a Partenope, mentre Milano nel 590 a.C., secondo il mito da Belloveso il Biturigio
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