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Napoli-Cagliari, il commentatore che spera nella morte della piccola Noemi

Come riporta Il Mattino, dopo il match di serie A tra il Napoli e il Cagliari di domenica 5 maggio è scoppiato il putiferio sulla pagina Facebook ufficiale del Cagliari Calcio. Un commentatore, che preferiamo non definire un tifoso, avrebbe rivolto parole piene di violenza e veleno contro la piccola Noemi, la bambina rimasta gravemente ferita a Napoli, in piazza Nazionale, durante una sparatoria. Il commentatore è stato prontamente segnalato dagli utenti e i suoi commenti sono spariti, ma tuttavia stanno circolando gli screenshot dei suoi interventi:

Di seguito riportiamo il testo dei commenti (gli errori ortografici, di sintassi e grammaticali non sono nostri):

Spero creppi quella bambina che hanno sparato… una napoletana di meno…

Hihihi

Siete la fecce dell italia… siete morti di fame… senza lavoro… puzzate… ma perché nob fatte una bella guerra tra di voi.. cosi sparano ancora altri bambini… il male va curato subito…

Il suo profilo è stato subito preso di mira da decine e centinaia di utenti ed è stato oggetto di post pubblicati da parte di alcune pagine Facebook. Una di queste è la pagina Noi Carcerati e ai Domiciliari, che alle 21:41 del 6 maggio ha pubblicato uno screenshot in cui mostrava le foto del soggetto:

Questa è la faccia di (**** *****) il tifoso del Cagliari che ha augurato la morte di NOEMI, una bambina di soli “3 anni” che sta lottando per vivere fate girare questa me**a

Tra i commenti comparsi sulla pagina ufficiale del Cagliari Calcio alcuni utenti hanno postato il link al profilo del commentatore violento, ma scopriamo che tale profilo non esiste più, e ovviamente non è possibile rintracciare i commenti originali. Ciò che rimane su Facebook è una manciata di screenshot catturati e dai suoi commenti e dal suo profilo, con il nome e il link al suo account ben in evidenza. Senza la possibilità di rintracciare il profilo originale sulla cache non è possibile confermare quanto sia avvenuto.

La vicenda ha scosso stomaco e cuore di tutto il popolo del web, e lo staff di Bufale.net non è immune da certi sentimenti. Leggere certe parole rivolte a una creatura innocente fa ribrezzo, ma dobbiamo tenerci lucidi e dirvi che non possiamo confermare, nemmeno in virtù dei numerosi screenshot che interessano il caso. Lo diciamo, semplicemente, perché la fonte principale di tali commenti sono i commenti stessi, e parliamo di quelli originali che purtroppo sono scomparsi anche dalla cache.

Vi chiediamo di non condividere, dunque, perché rischiereste di alimentare un fuoco e di compromettervi. Vi spieghiamo meglio: questo profilo è stato preso di mira anche dopo la sua cancellazione dai social, ma il nome e il volto del diretto interessato erano ormai noti a tutti. Una volta scomparsi i commenti originali e il profilo originale, nessuno può più fornire una prova sull’esistenza dei commenti e del profilo, e gli screenshot non sono una prova senza un URL che faccia da fonte ufficiale. La rabbia è comprensibile, ma le cacce all’uomo (leggete la nostra guida utile) sono sempre pericolose. Ponetevi qualche dubbio:

  • Il volto diffuso da certe pagine è davvero quello del commentatore?
  • Il nome associato al commentatore è lo stesso del volto diffuso, bene, ma sono la stessa persona?
  • Il profilo del commentatore è il profilo di una persona reale o è qualche troll che si è appropriato del volto di un ignaro soggetto per attirare su di sé la rabbia del mondo social?

Non vogliamo – mai, mai e poi mai – sminuire la gravità dei commenti comparsi sulla pagina di Cagliari Calcio, ma vi poniamo queste domande perché certi fenomeni sono esistiti, e le conseguenze legali sono arrivate principalmente per il popolo della rete e non per i diretti interessati. La rabbia gioca brutti scherzi, per cui un utente inferocito da certi commenti potrebbe cercare di rintracciare la persona incriminata e fargli passare un brutto quarto d’ora, e ciò non è permesso dalla legge.

No, non stiamo parlando di bufala né di disinformazione. Vi chiediamo di non condividere, perché uno screenshot non è sufficiente per giudicare un soggetto. Non lo è, fidatevi, non lo è. Vi comprendiamo, davvero, ma non sporcatevi. Siamo sicuri che qualcuno abbia denunciato il commentatore violento, e lasciate che la legge faccia il suo corso. Non fate i giustizieri, non sarebbe giusto né legale. Non condividete. A vostra disposizione avete solo degli screenshot, e gli screenshot non sono una prova.

Promettetelo a voi stessi: non condividete, il “non si sa mai” non esiste. Non condividete ed evitate di esporvi a problemi legali solo perché siete inferociti. Lo capiamo, ma è d’uopo essere razionali.

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