Nancy Pelosi chiede l’impeachment per il Presidente Donald Trump
È ufficiale la richiesta di impeachment per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Nancy Pelosi sta attuando le procedure per la richiesta formale di chiarimento davanti al Parlamento e di fronte ai cittadini. Di certo non per lo scivolone sulle lampadine a incandescenza. Sarà più verosimilmente chiamato a rendere conto dei rapporti con l’Ucraina. In particolare dovrà diffondere i contenuti delle telefonate del 24 luglio scorso al leader ucraino Volodymyr Zelensky. Donald Trump avrebbe fatto squillare il telefono a Kiev per ben otto volte in una giornata.
Il focus delle conversazioni sarebbero le indagini sul figlio di Joe Biden, candidato democratico per le prossime elezioni, telefonata che il presidente degli Stati Uniti caratterizza semplicemente come ‘perfetta’. Che si tratti di uno scambio di favori tra le due Nazioni? Proprio qualche giorno prima delle chiamate a Kiev, ha congelato un finanziamento “affinché l’Unione Europea aprisse gli occhi sulla situazione in Ucraina”, ha confermato durante il congresso generale dell’ONU.
Spiegazione piuttosto debole per i democratici, tanto da vincere le resistenze di Nancy Pelosi per la richiesta di impeachment
Risale a due giorni fa la caduta dell’ultima roccaforte di difesa di Trump circa l’ipotesi di corruzione del figlio di Joe Biden. Il passaggio di denaro, che pure c’è stato, tra i due Stati e che vede coinvolti i Biden non è un finanziamento, bensì un loan guarantee, un prestito, come dichiarò Biden stesso al congresso delle Nazioni Unite nel 2018. Dunque, mentre da un lato Biden risponde alle richiesta di chiarimento, Trump continua a volersi rifiutare di farlo.
Per questo ormai sono sempre di più i democratici del Parlamento a ritenere fondati i sospetti per cui il presidente deve essere ritenuto responsabile per il «suo tradimento alla sicurezza nazionale e all’integrità delle nostre elezioni». L’opinione pubblica a ridosso delle elezioni diventa sensibile. Per questo Nancy Pelosi ha aspettato ad aprire l’indagine. Inoltre l’inquilino della Casa Bianca ha ancora una solida maggioranza al Senato, ragion per cui difficilmente riusciranno a ottenere le dimissioni.
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