My pu**y is open for refugees, come il suo antenato my legs are open for refugees è la prova vivente del meccanismo alla base del meme.
Il meme come abbiamo visto è un linguaggio grafico, immediato, scurrile, volgare e di diffusione rapida. Sovente, si nutre della coprolalia più feroce e dello scherno infantile e violento a base cruda e sessuale. Il meme, vi abbiamo detto non è satira.
La satira è coraggiosa, la satira sfida il potente e lo trascina al livello dell’umile. Il meme è codardo, il meme è vile. Il meme aggredisce il debole e, colto in fallo, corre a piangere aiuto dal potente perché non vuole essere censurato ogni volta che qualcuno ne svela la sordida natura.
La satira non ha padrone, il meme si orienta politicamente come una banderuola posizionandosi sempre sul carro del vincitore.
Non c’è niente di coraggioso nel prendere una manifestante, peraltro col volto in chiaro, e appiccicare insulti di natura sessuale sul suo corpo per darla in pasto alla plebe degli indinniati.
Si prega di notare che nell’originale il volto del personaggio non era censurato: gli autori del meme non hanno avuto neppure questa elementare cortesia.
Le origini del meme non a caso le andiamo a trovare… su 4chan, autentica fucina di meme. Un *chan, una delle imageboard che spesso appaiono sullo sfondo della cronaca più nera.
La foto elaborata con la prima didascalia my legs are open appare sulla board /pol/, il canale politico di 4chan, spesso dedicato all’elegia di alt-right e a svariati tentativi di attaccare ogni sorta di ideologia progressista al grido di left can’t meme “La sinistra non sa fare i meme”.
Per poi, come ricordano i colleghi di Snopes, comparire un anno dopo su un portale di area politica chiaramente orientata come una “simpatica battuta”, con la seguente didascalia
This threat should hold them at bay!
Questa minaccia sicuramente li terrà lontani!
Ancora nel 2018 la foto vagava scambiata come contenuto autentico, mietendo anche vittime illustri come Nigel Farage costrette a rimuoverla dopo averla ricondivisa.
La foto, in realtà, è tratta dal reportage di una manifestazione di Amnesty International in favore dei profughi siriani del 2015, e la foto originale riporta uno slogan molto in voga in quegli anni
Proprio perché il meme nasce come linguaggio aggressivo, scurrile e vilificante, non potevamo non aspettarci una variante: la foto my pu**y is open for refugees è lo stesso meme di prima, riaggiustato con un carattere leggermente meno grossolano e sparso su Internet per rinfocolare odio facile.
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