Movida a Napoli, lungomare bloccato fino alle 4: “Notte di follia”
Ci segnalano i nostri contatti una lunga serie di articoli sulla Movida a Napoli post-lockdown.
E la risposta è: l’evento è accaduto, ma la portata effettiva è ancora da valutarsi.
La tentazione infatti di eccedere, sia in giustializismo pandemico che in giustificazionismo, polarizzandosi tra l’ossessiva ricerca di un “colpevole di pandemia” e il totale lassismo che distrugge ogni criterio di precauzione, è sempre alle porte.
E abbiamo visto entrambi i fenomeni verificarsi in passato. Dalle foto di assembramenti ottenute con un sapiente tocco di teleobiettivo per avere un mostro da prima pagina, fino agli effettivi assembramenti in apparente spregio ad ogni norma di sicurezza.
Quindi, da un lato arrivano notizie di scene da follia collettiva, con strade intasate, assenza di mascherine e dispositivi di protezione individuale, rifiuti e traffico congestionato fino alle 4 del mattino, dall’altro le dichiarazioni delle autorità di Polizia locale
Sul lungomare in tilt Esposito spiega: “C’è traffico qui a Napoli come in moltissime città di Italia. Per tutta la giornata abbiamo pattugliato le strade, iniziando la mattina presto con il servizio di accesso alla balneazione. Quindi con i controlli anti-assembramento e per il rispetto delle disposizioni su mascherine e distanziamento sociale. Ovviamente non abbiamo gli uomini e i mezzi per militarizzare le strade alle 4 del mattino. Quello che è avvenuto a Napoli è accaduto anche in tante altre città. Ci dovrebbe essere più senso di responsabilità da parte delle famiglie”.
Poi il Comando della Polizia locale diffonde una nota in cui parla solo di ” due chiamate riguardanti il centro storico e via Petrarca, dove si è proceduto a chiudere gli esercizi e disperso alcuni assembramenti”.Il Generale Esposito ha contattato stamani personalmente il Questore Giuliano che “gli ha riferito di non sapere di particolari problemi ed il Generale dei Carabinieri La Gala, che tra l’altro erano competenti al controllo interforze sul lungomare, che dopo aver sentito la Centrale operativa ha riferito di soli due interventi ordinari nella notte sul lungomare; il primo ha riguardato l’aggressione ad una coppia da parte di un ex fidanzato mentre l’altro è stato effettuato per sedare una rissa per motivi di viabilità, con tutti i protagonisti identificati”.
Che il post-Lockdown risulti faticoso e carico di multe per assembramenti di gente che pensava il tanto desiderato e auspicato “ritorno alla normalità” sarebbe stato tale e non, semplicemente, un semplice piccolo passo verso la normalità stessa, è evidente infatti nella cronaca di diverse regioni.
Probabilmente la comunicazione, ad ogni livello, dovrebbe essere più chiara su questo: non siamo ancora alla normalità. Non ci siamo lontanamente vicini. La convivenza col COVID19 non è una battaglia vittoriosa, è una pericolosa pandemia per la quale non abbiamo ancora vaccini e farmaci del tutto efficaci, e quindi fino al momento in cui li avremo conviene restare cauti.
Ma senza oscillare come un pendolo tra il panico feroce e il lassismo totale: due eccessi altrettanto pericolosi.
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