Siamo bombardati di messaggi a proposito dei problemi e delle restrizioni Facebook di cui tutti parlano da almeno 24 ore in Italia. Una questione delicata, sia per utenti “normali” che vorrebbero creare nuovi argomenti di discussione all’interno del noto social, sia soprattutto per i gestori delle pagine, che allo stato attuale non possono aggiornare la bacheca della fanpage. Una situazione che a conti fatti avrebbe anche dei precedenti per singoli casi, come anticipato ieri pomeriggio, ma che allo stesso tempo ci presenta delle anomalie per le sue modalità.
Ci sono due elementi che riteniamo giusto aggiungere alla nostra prima analisi per tutti coloro che, da sabato mattina, devono fare i conti con problemi e restrizioni Facebook. A tutti coloro ai quali la piattaforma non fa condividere neanche oggi 4 luglio, infatti, possiamo dire di mettersi l’anima in pace. Nonostante le nostre ricerche, non abbiamo trovato strade alternative utili per uscirne. Dopo lo spostamento del termine da parte di FB da oggi a domani, con il prolungamento del blocco, possiamo solo aspettare.
Il fatto stesso che si tratti di un’anomalia e, forse, di un problema imprevisto, potrebbe però portare ad uno sblocco della situazione già quest’oggi. Solo ipotesi, fermo restando che l’ipotesi bug sui problemi e restrizioni Facebook si rafforza con il trascorrere delle ore, stando ai feedback raccolti.
Se in un primo momento si era pensato ad un’azione repressiva del social verso coloro che condividono troppi contenuti con poca distanza temporale, ora bisogna prendere atto che siano “fermi” anche account che usano con moderazione l’opzione utile per condividere contenuti. Dunque, è possibile che lo staff di Zuckerberg non abbia scelto di congelare alcuni profili.
Resta il fatto che alcune scadenze siano slittate da oggi a domani, accentuando il disagio per i problemi e restrizioni Facebook. Inutile, comunque, lamentarsi con “non mi fa condividere FB”, in quanto l’eventuale bug verrà risolto automaticamente dai tecnici. Così come non ha senso alimentare idee complottistiche: tra gli account bloccati, infatti, non ci sono solo quelli che pensano di fornirci verità scomode contro i poteri forti.
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