È morto per complicazioni dovute a COVID Steve Wilhite. Forse il nome non vi dirà molto, ma la sua eredità invece sì. Steve Wilhite è noto come il “Padre delle GIF”, in quanto parte del team di sviluppo che con CompuServe (tra i principali gestori di servizi Internet) nel 1987 creò le GIF.
Tutti voi avrete usato almeno una volta una “GIF animata”, piccolo spezzoncino video senza audio, spesso con qualità risibile, con piccole immagini animate o prese da film e serie televisive in grado di strappare una risata. Per tutti voi, la GIF è qualcosa di più sorprendente e divertente di una Emoticon, qualcosa che porta il piccolo schermo nei commenti.
Nel 1987, prima dell’arrivo del PNG negli anni ’90 e la sua diffusione attuale, le GIF animate e non erano lo standard di fatto di tutta la Rete.
Il formato Bitmap (BMP) era semplicemente troppo pesante (ancorché in alcuni casi usato nei siti peggiori) per modem che in quegli anni toccavano i 2600 Baud per secondo (letteralmente, una infima frazione di quanto l’ADSL o la rete 4G più lenta consente, per non parlare della Fibra).
Il formato GIF consentì di avere siti ricchi di immagini che non “pesassero” sulla velocità di caricamento aprendo la strada alla rete come la conosciamo, l’unione del protocollo di scambio di testi e informazioni con lo scambio di immagini.
Senza un protocollo di immagini affidabile, probabilmente vedreste questa pagina così:
Per non parlare di quanto diventerebbe un’esperienza impossibile il cosiddetto web 2.0, o anche solo un’esperienza grafica immersiva.
Anche per questo motivo, quando Steve Wilhite portò al suo team le sue intuizioni sul futuro formato GIF la storia della Rete mutò per sempre.
Wilhite continuò a lavorare per CompuServe fino agli anni ’90 inoltrati, quando la vecchiaia e un insulto cardiaco ne indebolirono il fisico spingendolo al pensionamento.
CompuServe non rinnovò i brevetti per il formato GIF (da pronunciarsi “Jif”, come “Jiffy”, veloce o come il burro di noccioline JIF amato da Wilhite).
A quel punto una artista russa nota col nome di “Lialina” decise di usare il formato appena “liberatosi” per una galleria d’arte virtuale, antesignana dei moderni NFT, dal titolo “Il mio fidanzato è tornato dalla Guerra” (Sorprendentemente moderno per questi tempi, no?).
Nel 1998 le potenzialità del mezzo furono realizzate nella loro forma attuale dall’americano Chuck Poynter, che decise di dare alle GIF l’aspetto che conosciamo.
Dove Lialina aveva usato le GIF statiche con effetto artistico, Poynter aveva deciso di farcire il suo spazio virtuale di piccoli disegni animati, colorati e destinati ad attirare l’attenzione.
Era nato l’uso moderno delle GIF, prototipo, antesignano e compagno delle Emoticon.
L’evoluzione si perfezionò col Web 2.0, dove assieme alle emoticon standardizzate intere raccolte di GIF consentono ai giovani e meno giovani di tutto il mondo di esprimersi con spezzoni televisivi e cinematografici, sfruttando le possibilità della banda larga per avere GIF animate di qualità sufficiente.
Nel 2013, ben oltre il suo pensionamento, Steve Wilhite aveva vinto un premio per l’invenzione della GIF, presentato da David Carp, fondatore di TumblR, principale utilizzatore delle GIF ai tempi nostri.
Purtroppo, quest’anno il programmatore è stato portato via dal COVID19.
Il 14 Marzo il suo fisico indebolito non ha retto, portando ad un rapido aggravamento delle sue condizioni. La moglie ha recentemente annunciato la scomparsa.
Senza la sua intuizione il Web sarebbe stato un posto diverso.
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