È morto Fujiko Fujio A, al secolo Motoo Abiko. Nome che non significa niente, ma per molti dei lettori Doreaemon, Carletto il Principe dei Mostri e Nino il Mio Amico Ninja gli ridaranno immediatamente significato.
Motoo Abiko, nome d’arte Fujiko Fujio A, era infatti parte di un duo artistico col compianto Fujiko Fujio F (Hiroshi Fujimoto), e con lui creò il personaggio di Doraemon, gatto robot protagonista di una delle saghe più longeve dell’intrattenimento mondiale.
Saga il cui fumetto è durato trent’anni con apparizione televisiva ininterotta dagli anni ’70 fino al 2000, con le indimenticabili avventure del gatto robot Doraemon incline ad aiutare il suo padroncino Nobita con bizzarri congegni estratti dal suo marsupio.
Da solo Abiko invece è stato il creatore di due serie amate anche dai bambini nostrani, ma ora non più bambini: “Nino il mio amico Ninja” e “Carletto il Principe del Mostri”.
Storie rispettivamente di un ragazzino che all’improvviso si ritrova a convivere con piccolo ninja suo coetaneo (il “Nino” del titolo, in originale “Hattori-Kun”, dal nome del celebre samurai Hattori Hanzo) in una serie di buffe avventure agevolate dalle sue tecniche ninja e di un ragazzino dal potere di allungarsi “sette metri e trentatrè” pronto a difendere il genere umano con l’aiuto dei fidati e generosi Uomo Lupo, Dracula e Frankenstein.
Il duo artistico aveva cominciato il loro sodalizio quasi in culla, partendo dalle scuole elementari del loro paese, fino a dividersi negli anni ’80 per dedicarsi ai loro progetti individuali, restando comunque amici.
Tutte le loro opere come è evidente dai tre esempi citati, hanno una comune cifra educativa. Un ragazzino nel Giappone degli anni ’70, ancora sostanzialmente provinciale e isolato incontra un “diverso”, un elemento estraneo.
Sia Doraeamon venuto dal futuro per aiutare Nobita a diventare un adulto migliore e garantire una vita decorosa ai suoi futuri figli, Carletto il Principe dei Mostri giunto da Mostrilandia per difendere la razza umana con l’aiuto del suo amico umano Hiroshi o Nino venuto da un villaggio ninja per diventare amico dello sventurato Ken, raffigurano infatti giovani ragazzini del Sol Levante che imparano a conoscere ed apprezzare amici stravaganti, diversi ma generosi e cordiali.
Oltre alle ore di divertimento, il valore educativo dell’opera del duo è sempre stato indubbio, e Fujiko Fujio A viene a mancare proprio nel periodo in cui la sua lezione serviva più di ogni altra cosa.
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