È morto David Ward, cofondatore di Ocean Software. Per i più giovani tra voi non significa molto, ma per la generazione sugli “anta” la sua morte apre nel modo più doloroso l’armadio del ricordo.
Parliamo degli anni ’80, il periodo in cui l’Inghilterra era la Mecca del videogame, un prolifico laboratorio dove computer amatissimi come gli Spectrum, gli Acorn e gli Oric videro la luce e dove “best seller” del resto del mondo, come i Commodore 64 e le console SEGA e Nintendo furono adottate.
Ocean Software aveva videogiochi per tutte queste piattaforme. ZX Spectrum, Oric 1, Commodore 64, Dragon 32, MSX, Amstrad CPC, Commodore 16, Atari ST, Amiga, PC, BBC Micro dal lato computer, Nintendo Entertainment System, Super Nintendo Entertainment System, Master System e Sega Mega Drive dal lato console non sfuggirono alle Software Houses inglesi, di cui la Ocean di David Ward e Jon Woods fu una delle più grandi.
Tra le principali intuizioni di Ocean Software contiamo il ricchissimo mercato delle conversioni da Arcade: una serie di accordi commerciali rese possibile portare nelle case di almeno una generazione e mezzo di giovani inglesi i grandi successi della sala giochi in versione riadattata per le capacità dei loro sistemi. In questo modo capolavori come “Raid over Moscow”, “Arkanoid” e “The New Zealand Story” poterono lasciare le sale giochi per diventare parte del patrimonio dei giocatori.
Ulteriore fonte di successo fu la diffusione del genere di giochi su licenza cinematografica, come “Robocop”, “Terminator”, “Rambo” e “Corto Circuito”, amatissimi dai ragazzini contenti di poter vedere gli eroi del cinema in versione interattiva sui loro computer.
Un successo tale da rendere “Batman” e “Newzealand Story” parte di un apposito bundle Commodore con l’allora nuovissimo Amiga 500, e cominciare un accordo (interrotto prematuramente a causa del fallimento del prodotto prima, della casa poi) per fornire il Commodore 64GS, una versione “solo cartucce” dell’iconico computer a 8bit, di versioni su cartuccia di tutti i successi Ocean rilasciati precedentemente in cassetta e floppy.
Ultima ma non meno importante intuizione della Ocean furono gli Ocean Loaders: i tempi per il caricamento dei giochi su cassetta, nei computer che supportavano la stessa come mezzo di caricamento erano abbastanza lenti.
Tutti i giocatori dei sistemi Spectrum e Commodore 64 ricorderanno i tempi allungati di caricamento del gioco da cassetta (o Datassette, apposito lettore digitale per il Commodore): Ocean Software rispose inserendo un piccolo programma con una immagine e delle canzoni composte dai compositori Martin Galway, Peter Clarke e Johnatan Dunn, in modo da rendere quell’attesa graficamente e musicalmente piacevole.
Tra parentesi, la concorrente Mastertronic decise in quel periodo di inserire invece dei minigiochi, come “Invade-a-Load”, un gioco di “Invaders” giocabile fino al termine del caricamento.
“Mi duole annunciare che mio padre David Ward è morto. Nato nel 1947, è stato un pioniere dei giochi per computer e padre di sei figli. Avevamo una relazione complicata e ci amavamo. Ci mancherai babbo”, annuncia suo figlio Ben Ward, direttore per Human Rights Watch.
La sua famiglia, e il mondo del videogioco tutto, ne sentiranno la mancanza e ne conserveranno il ricordo.
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