Morta Alessandra Valeri Manera, celebre paroliera di Cristina D’Avena (e vorrei il popolo della Rete mostrasse più umanità)
Si è diffusa rapidamente la notizia della morte di Alessandra Valeri Manera (il 20 giugno), milanese classe 1956, la celebre paroliera e scopritrice della vera e propria miniera di ricordi e compagna dell’infanzia di tutti, Cristina D’Avena.
Fu proprio Alessandra Valeri Manera, nel suo ruolo di paroliera musicale (suoi diversi testi per lo Zecchino D’Oro) a scoprire la celebre cantante fresca di partecipazione allo Zecchino D’Oro, e renderla l’icona musicale che conosciamo.
Morta Alessandra Valeri Manera, celebre paroliera di Cristina D’Avena (e vorrei il popolo della Rete mostrasse più umanità)
Chi è stato a Lucca Comics 2023 avrà avuto modo di ascoltare al concerto di Cristina D’Avena una vera e propria raccolta di molte delle canzoni da lei scritte per le serie animate trasmesse da Mediaset, da L’Incantevole Creamy a Kiss Me Licia, per la serie di telefilm di Cristina e dedicata proprio a Kiss Me Licia (a volte con buffe trovate memetiche, come l’amore di Pasquale Finicelli/Mirko per le Fettine Panate), tra cui alcune registrate in SIAE e rimaste inedite.
Ma in realtà i testi da lei scritti si aggirano intorno al centinaio: chiunque abbia comprato anche solo un Fivelandia in tutta la sua esistenza potrà confermare una quasi totale onnipresenza ai testi di due indicazioni.
Ovvero Alessandra Valeri Manera e “Alinvest”, suo nome d’arte.
Curatrice di Bim Bum Bam e Ciao Ciao ebbe modo di dichiarare
“Credo di avere avuto la più grande fortuna che uno possa avere… Per magia mi sono trovata seduta ad una scrivania come responsabile della fascia ragazzi di Mediaset”.
Ma questo non significa che Bim Bim Bam e Cristina D’Avena furono l’unica parte della sua carriera: solo quella più immediata nei ricordi di tutti.
Ma ahinoi, purtroppo siamo sui social.
Non si può compiangere un loro idolo, che appaiono i saprofiti del “nessuna correlazione” col loro “ha stato il vaccinoh” in canna per riflesso di Pavlov e, in questo caso, anche orde di commentatori che sotto ogni dolce ricordo (da cui prenderemo l’immagine di copertina) decidono di dichiarare che no, non bisogna piangere una curatrice e paroliera perché al suo posto probabilmente ci avrebbero dato un’era di cartoni animati in lingua originale con trentasettemila cantanti diversi entrando a gamba tesa in un funerale a colpi di “Mio cuggino lo faceva meglio con trentamila lire”.
Per favore, riprendetevi e se non avete nulla di carino da dire davanti alla morte di una donna e creatrice di contenuti, tacete.
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