Monache Benedettine ospitano nigeriani richiedenti asilo! 12 sorelle restano incinte

E ci risiamo: se a qualcuno la presunta notizia Monache Benedettine ospitano nigeriani richiedenti asilo! 12 sorelle restano incinte ricorda qualcosa è perché ha un’ottima memoria.

Ed il perché ne parliamo ancora una volta è evidente: siamo di fronte ad una nuova Echo Chamber, Il Giornale, il cui campo informazioni contiene il seguente disclaimer

Il disclaimer di presunta satira del falso “Il Giornale”

Siamo di fronte quindi al solito blog che

non è una testata giornalistica a tutti gli effetti, alcuni dei suoi contenuti sono caratterizzati da un tono satirico o provocatorio. Il lettore, con coscienza e intelligenza saprà discernere i contenuti veritieri da quelli fuorvianti. In ogni caso, invitiamo chiunque a segnalarci eventuali contenuti non graditi. A tal proposito potete utilizzare la mail presente nel modulo contatti.

il-giornale.info, come è chiaro che sia (ma ci teniamo a ribadirlo) non è in alcun modo legato alla testata giornalistica ilgiornale.it

Siamo un po’ stanchi di assistere a continui tentativi di seminare odio nascondendosi dietro l’ombrello della satira, e se mai informeremo qualcuno segnalandogli contenuti non graditi questo sarà Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, che immagino non sarà contento di sapere che un blog che non è legato al suo quotidiano ne usa i nomi ed i marchi per ottenere click facili e seminare odio.

Infatti le notizie sparse da questo emulo/clone/satira/[inserire supercazzola a caso] sono in buona parte bufale che abbiamo già affrontato in passato.

E non solo bufale: le bufale più odiose, quelle smaccatamente politicamente orientate o create a tavolino per seminare odio verso minoranze ed altri soggetti.

E se la satira è l’opera di chi colpisce il potere con ironia, chi colpisce i deboli con falsità e sarcasmo e si produce in salamelecchi davanti al potere di turno non merita il titolo di autore di satira, bensì di giullare.

Ed ecco che i nostri giullari decidono di inventare bufale su Michael Schumacher, illudendo i suoi fan per pochi link e riciclare vecchie bufale cambiando alcuni dettagli.

Ricordate questa?

Nuova versione della bufala del “Tunisino di 32 anni mostra genitali a bambine al parco. Rilasciato perché profugo di guerra”

Ne abbiamo parlato proprio qui (cliccate per leggere), ma per i nostri “non-satirici” ecco che basta sostituire il tunisino con un nigeriano rifuggiato (sic!) perché le folle ritornino ad indinniare ed indinniarsi.

Noi ci avremmo anche messo direttamente un “niggerrianno”, tanto abbiamo capito che non è sulla qualità che un portale che in pochi giorni ha letteralmente svuotato l’archivio storico delle bufale conta, ma sulla quantità.

La sezione politica, praticamente un tripudio di lodi sperticate all’attuale maggioranza di governo, mostra invece bufale d’annata come il PD servo delle multinazionali che ci obbliga alla circoincisione, Salvini ci difende dalla Corte Europea che ha abolito il Battesimo e Salvini che ripristina il servizio militare, bufala questa vecchissima ma arricchita dalla turpe considerazione secondo cui questo cavallo di battaglia del ggentismo sarebbe stato reso possibile dal denaro risparmiato dalla riduzione degli immigrati.

Non capiamo se in questo portale la sperticata ruffianeria pseudogovernativa sia pari al livore contro gli immigrati, ma il fatto che Monache Benedettine ospitano nigeriani richiedenti asilo! abbia avuto gli onori della prima pagina potrebbe darci un forte indizio.

La bufala è praticamente la stessa identica che abbiamo già affrontato in passato, con Perugia sostituita da Bari

La notizia che stiamo per raccontare ha dell’incredibile, circa due mesi fa un convento di suore benedettine in provincia di Bari, ha dato accoglienza a una trentina di migranti sbarcati sulle coste pugliesi, le sorelle si sono offerte di occuparsi dei poveri disgraziati in cerca di un tetto e un pasto caldo, ma sembra che tutto ciò sia andato ben oltre le loro intenzioni iniziali. Infatti ben 12 giovani suore del convento adesso sono incinte.

La madre superiora non si spiega come ciò sia accaduto e giustifica la vicenda dicendo che è senzaltro un opera del Signore. La Madre superiora avrebbe dovuto infatti sorvegliare le giovani suore ma, pare che non sia potuta restare in convento qualche notte a causa della sua salute cagionevole, e sottoposta ad un ricovero ospedaliero. Così le suore più giovani ne hanno approfittato per passare le ore notturne sveglie a intrattenersi con i migranti, desiderose di divertirsi dopo intere giornate passate a pregare. Ecco che adesso, dopo 6 mesi, le donne di trovano in stato di gravidanza. Una volta scoperto il misfatto la madre superiora ha chiesto che le donne svestino l’abito. Ma le giovani si difendono, negando di aver mai avuto rapporti sessuali con i migranti: “Non abbiamo fatto nulla di male. Siamo state insieme a questi poveri innocenti bisognosi d’affetto. Anche Maria rimase incinta pur essendo vergine e la nostra madre superiora ci crede così come ci crediamo noi. Questa è la prova che se Maria tornasse oggi in mezzo a noi molti uomini nessuno crederebbe alla sua verginità e le darebbero della “poco di buono”. “Noi siamo state miracolate, evidentemente, non c’è altra spiegazione. Ringraziamo Dio per questo”. Uno dei giovani immigrati ospitati così si esprime sulla vicenda: “Grazie alle suore ci siamo divertiti tanto e consiglieremo questo posto a tanti nostri amici. Grazie suore, grazie Italia”

L’autore del testo “satirico” sì limitato, giullarescamente, a scegliere una bufaletta indinniata ed indinniante, raddoppiare il numero di monache e immigrati coinvolti e rendere il linguaggio ancora più colorito e semplificato, trasformando ad esempio le “cose losche” dell’articolo originale in “poco di buono”, lasciando però i protagonisti intatti. Il titolo Monache Benedettine ospitano nigeriani richiedenti asilo evoca infatti contemporaneamente ben due fantasmi dell’immaginario indinniato: i religiosi, accusati di buonismo e quindi diffamati attribuendo loro istinti animaleschi e menzogneri, e i “richiedenti asilo”, raffigurati non già come persone in difficoltà ma come “furbetti” che deridono il lettore.

Anche il linguaggio al limite dell’analfabetismo in realtà soggiace ad una precisa strategia: usando un linguaggio semplice e colloquiale si cattura l’attenzione dell’uditorio di elezione delle bufale sovente povero di conoscenze e competenze, presentandosi come uno di loro, in contrapposizione ai “professoroni dell’informazione ufficiale” che, invece, usano un linguaggio al di sopra delle loro possibilità e capacità.

Nondimeno, effettueremo le segnalazioni di rito considerando questa pagina una Echo Chamber poco affidabile.

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