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Miyoo Mini Plus: la recensione tre mesi dopo

Nel periodo natalizio ho rotto il porcellino, come si dice in questi casi, per recensire un oggetto utile a dare agli appassionati con pochi soldi in tasca e tanti bei ricordi suggerimenti su come investire una cinquantina di euro nel Miyoo Mini Plus, una “mini console emulativa”.

Dopo un certo successo coi pezzi storici (che non mancheranno) come quello su Polybius che vi invito a leggere mi sono ripromesso però su tornare sulla recensione. Non perché mi pagano, anzi io ho pagato i produttori (e altre persone, come leggerete), ma per affrontare i due problemi principali delle soluzioni del retro, ovvero la resistenza e la longevità.

Miyoo Mini Plus: la recensione tre mesi dopo

Non sono due parole diverse: anche 50 euro diventano troppi se quello che hai comprato finisce a prendere polvere su uno scaffale perché la sua utilità è troppo ridotta e perché non trovi programmi ed accessori.

E se quello che hai comprato ti si scassa in mano solo guardandolo, ti verrebbe da linciare i recensori, in questo caso me, maledicendoli per non averli spinti all’acquisto di emulazioni di rango superiore, come l’Analogue Pocket (emulatore FPGA) o, nel campo delle emulazioni software, le citate soluzioni Anbernic.

Fortunatamente l’oggettino che ho collaudato i primi di Dicembre per potervelo consigliare ha quello che serve per funzionare: un ricco ecosistema.

Ma ripartiamo dall’inizio.

Cos’è il Miyoo Mini Plus

Ne abbiamo parlamo giusto a Dicembre in tempo per Natale, si tratta una console basata su Linux con un processore Cortex-A7 1.2GHz, 128 MB di RAM su DDR3 con supporto SD dichiarato fino a 128 GB (ma potete farla funzionare con SD di buona qualità anche da 256 e 512 GB, ma a quel punto vi costerebbero quanto la console stessa) e un piccolo ma brillante display IPS. Niente da dire in questo rispetto, e niente che sia davvero brillante, con l’eccezione per il supporto Wi-Fi mancante anche a console più blasonate ma che ha bisogno di un “piccolo aiutino” per spiccare, come abbiamo visto.

Vi rimandiamo al precedente articolo per i dettagli dell’epoca: quello di cui parleremo oggi è come regge alla prova del tempo.

Nonostante si parli di una soluzione su emulazione software, ovvero i vari emulatori su RetroArch vengono caricati sull’equivalente di un dispositivo mobile (come un cellulare) ma munito di tutti i tasti necessari, e nonostante i giocatori più esigenti dovrebbero pensare a pacchetti FPGA come l’Analogue Pocket (che “diventa fisicamente” una console dell’epoca) o cartucce da usare con la loro collezione di console d’epoca, entrambe le soluzioni sono molto più onerose.

Così, ma meglio (non se siete nostalgici però)

E Miyoo Mini ha qualcosa che ne incrementa il valore: una fortissima community.

Non solo alla fine il misterioso alone nel vetro protettivo omaggio che avevo riscontrato è scomparso da solo evitandomi il disturbo di farmi mettere una pellicola protettiva nuova, ma col tempo l’utilità della mia piccola console è migliorata.

Premetto, nessuno mi ha pagato per la recensione, e nessuno lo farà (salvo vogliate passare dal nostro Patreon), non funziona così. Anzi, è finita che probabilmente comprerò altri giochi e accessori perché sì, continuano ad esistere giochi nuovi per console vecchie e il Miyoo Mini Plus (e il suo fratellino minore Miyoo Mini, senza il WiFi) sono stracarichi di accessori che è possibile detenere.

OnionOS è ancora supportato, in evoluzione e con una community intorno

Una delle primissime cose da fare comprato un Miyoo Mini è iscriversi a qualche gruppo Facebook, come Miyoo Mini & Mini Plus Enthusiast e Miyoo Game Club, con l’enorme vantaggio di essere frequentati non solo da hobbisti di tutto il mondo e amatori della console, ma anche dai programmatori di OnionOS, il sistema operativo OpenSource che rimpiazza l’originale MinUI.

In questi mesi siamo passati dalla versione 4.2.3 che avevo testato al principio alla 4.3 “Release Candidate”, l’ultima versione beta prima della 4.3 definitiva.

Che non solo cementa il Miyoo Mini e Mini+ come la consolina portatile definitiva, ma introduce come gradevole omaggio in una console pensata per emulare fino alla quinta generazione di console l’emulatore DraStic, per la console di settima generazione Nintendo DS.

Non tutti i giochi provati risultano funzionare come su un Nintendo DS e si paga lo scotto dell’assenza di un touch screen, ma la cosa va vista nel giusto punto di vista: la “prova per principio” che il Miyoo Mini nasconde più potenza di quello che gli daresti.

Non esattamente l’emulazione matura che tutti volevano, ma molto più di quello che meritiamo, e con ampio margine di miglioramento

Stiamo parlando del supporto dei fan: Miyoo continua a supportare i suoi prodotti e promette in arrivo un terzo elemento della linea, con “rumori di fondo” confermati da utenti che hanno contattato la compagnia che lo vogliono in formato “flip”, a conchiglia simile al GameBoy Advance SP.

Mentre l’ordinaria “cineseria da pochi euro” viene quindi venduta col caveat che finirà abbandonata al suo destino, i prodotti Miyoo sono supportati sia dalla collettività che dalla casa madre.

OnionOS UI, tema Silk, ver. 4.3 RC. Notare l’aggiunta rispetto al passato di un segnalino del WiFi con indicatore di potenza

Personalmente non abbiamo bisogno di ricambi: utenti che nei gruppi riferiscono di aver avuto “incidenti di percorso” con la loro unità (parliamo di prodotti fragili e portatili, una caduta è sempre ad un passo) hanno riferito di aver potuto comprare parti di ricambio anche essenziali come monitor e scocche mandando un messaggio di posta al produttore.

La community ha anche prodotto guide per ogni cosa: dal cambiare il logo di avvio di con un logo custom ad overcloccare la console.

Cosa che date le ridotte dimensioni e la scarsa possibilità di dissipare il calore lasceremmo agli esperti, ma che non immagineresti su una miniconsole portatile nel settore medio-basso del mercato.

È (uasi) il miglior modo per dare corpo a Pico-8 e TIC80

Pico-8 di Lexaloffle è una “console immaginaria”.

Esattamente come abbiamo visto per la “Zork Machine” dei giochi Infocom, Pico-8 è di fatto l’emulatore di una console che non esiste, costruito come prova di concetto per creare piccoli giochi non diversi da quelli delle console degli anni ’80, basati sul linguaggio LUA.

L’ultima versione di OnionOS supporta sia una versione gratuita di Pico-8 che la possibilità di acquistare una licenza di quella originale, ottenendo così la piena compatibilità con tutti i giochi “stile retro” prodotti e diffusi gratuitamente e lo “store” online Splore per scaricarli.

Esempio di un gioco virtuale su Pico8, nato per una console che non esiste, giocato su una console che esisite e riesce a far finta di esserla alla perfezione

L’unico difetto riscontrato è nell’assenza di una tastiera, anche emulata, che inibisce l’uso dei giochi che la riichiedono e limita l’uso delle funzioni di ricerca di Splore.

L’effetto d Pico-8 sulla console è assolutamente perfetto, come anche l’emulazione del concetto simile TIC80, cosa che rende il Miyoo Mini + e il Mini Standard dei deliziosi “giocattoli nerd”.

Un mondo di accessori (dedicati e “per caso”) e upgrade

La presenza di una ricca community consente di portare la personalizzazione hardware e software della console a livelli insperati. Sui vari portatili è possibile trovare “bezels”, cornici virtuali per emulare l’aspetto grafico delle console vintage passate, e il sito internet di OnionOS ospita temi grafici e consigli su come modificare e creare loghi, icone e suoni di sistema.

Tutto è più bello con un bezel

Ma mentre per altri prodotti siete confinati sostanzialmente a comprare la console, una custodia standard e se vi va di lusso le pellicole protettive, la comunità utenti dei prodotti Miyoo è completamente impazzita, in senso buono.

Basta una buona stampante a colori e una macchinetta per laminare, ed ecco che l’illusione ottica è servita. Oppure sei euro su Etsy

Vuoi comprare bottoni e pulsanti ergonomici e/o nello stile delle console del passato? Vuoi un kit di decalcomanie per truccare il tuo Miyoo Mini da GameBoy Pocket (il GameBoy “ristretto” venduto tra il Color e quello standard) con tanto di adesivi del supporto tecnico Nintendo d’epoca con Mario? Vuoi dei cartoncini laccati da applicare sul goffo pacco batteria dei modelli trasparenti per creare l’illusione di un paio di Duracell anni ’80 o di una cartuccia delle console d’epoca?

SakuraRetroMod ha tutto quello che ti serve per trasformare l’aspetto del tuo Miyoo Mini.

E intendiamo, trasformare in modo radicale

Il gamer più radicale potrà comprare custodie rigide “ipersottili” da YumeRetro o pulsanti da spalla con grip “professionale” da GetBetterButtons o CloudLife6.

Hai paura che la console ti scivoli? Su Etsy troverai su shop come PartTimeCad e ComfortGrips custodie stampate 3D con impugnature ergonomiche oppure, per gli amanti del lusso, custodie da trasporto in ecopelle del londinese GrailClassics.

E questo è solo un piccolo elenco non esaustivo: è possibile con una modica spesa trasformare l’aspetto della propria console e, sommando tutte quelle piccole spese in una spesa pari però al costo di una console nuova rivoluzionarla completamente.

Custodia originale di Miyoo vs custodia di terze parti, su Etsy, Grailclassics

E parliamo della possibilità di aggiungere altoparlanti potenziati o comprare cordini anticaduta da incastrare nel jack cuffie offerti da RetroMiniSupply.

Posso confermare per gli amanti del fai da te che è possibile, avendo una buona stampante laser e un laminatore, provvedere a stamparsi da soli i “cartoncini copribatteria”.

Diventa un tantino più complicato se si passa ad adesivi e decalcomanie, per i bottoni aggiuntivi si può fare con una stampa 3D (però dovrà essere di ottima qualità).

Su Etsy e simili troverete anche schede SD precaricate con collezioni “curate”, ovvero accuratamente selezionate di ROM e preinstallato OnionOS. Ricordiamo comunque che l’installazione è facilissima, rimandiamo all’altra guida, e l’unico problema riscontrato è che alla fine ho dovuto cedere e comprare una SD Sandisk anziché usare “quella che avevo nel cassetto”: una buona SD migliora l’esperienza di gestione.

Sostanzialmente se compri un Miyoo Mini ci caricherai un sacco di ROM, e come anticipato qualcuno le ha già raccolte per te: molte delle SD in vendita contengono infatti copia del Tiny Best Set, con giochi e immagini di copertina.

Lo stravagante mondo degli accessori per caso

La community però si è accorta che ci sono un sacco di oggetti che con tanta fantasia possono diventare accessori per il Miyoo Mini e per il Plus non meno belli di quelli specifici e nati per altri motivi.

Con dodici dollari circa puoi farti spedire dagli USA una custodia per carte da mago in pelle e imbottitura, che, casualmente, è perfetta per custodire un Miyoo Mini (ma non il modello Plus), mentre per un euro puoi avere una custodia per carte di plastica trasparente da Aliexpress di identiche dimensioni, ed a 50 centesimi (esclusa spedizione, con arriviamo a due euro) una custodia di plastica trasparente per il Mini Plus originariamente progettata per mascherine e gioielli.

Ma in fondo tirare fuori una console portatile da un mazzo di carte non è una magia?

La necessità aguzza l’ingegno, ed anche chi decidesse di non voler spendere tanti soldi per personalizzare una console da 50 euro o giù di lì potra renderla presentabilissima con due spiccioli e tanta fantasia.

Attenti però ai falsi accessori

Frequentare i gruppi utente aiuta: ad esempio nonostante alcuni venditori online mettano in lista vendite cavi USB-C to HDMI come compatibili col Miyoo Mini e il Plus, nessuno dei due modelli ha uscite video utilizzabili, e avrete sprecato ben 20-25 euro che potevate investire in giochi o accessori funzionanti.

Allo stesso modo, prima di comprare una SD precaricata con OnionOS e il Tiny Best Set, ricordate che il “fai da te” con una SD di buona qualità vi costerà un venti minuti di download e circa 15 Euro di SD di marca.

Un attimo, cosa dicevi sul comprare giochi?

Seriamente: tra comprare e scaricare, il Miyoo Mini Plus diventerà un portale verso un mondo che non conoscevate. Il mondo, noto agli addetti ai lavori da diverso tempo ma per chi si fosse trovato un Miyoo Mini (Plus) in casa forse ignoto dei giochi moderni per console che moderne non sono.

Avete comprato la vostra console. Avete buttato la SD in omaggio (di qualità infima) e comprato la vostra brava 128Gb (ripeto, più grandi potete ma non volete: 15 Euro che possono scendere ulteriormente al Black Friday sono già troppo) e caricato un set di giochi (se non li avete recuperati dalla vecchia SD) che copre tutta la vostra infanzia?

E poi? Poi vi rendete conto che il mercato della nostalgia implica che potete comprare nuovi giochi per console antiche, che non toccate più dall’infanzia, e a volte ve li regalano.

Da Internet alla vostra console portatile

Nel 2023 McDonald’s ha rilasciato un gioco in stile GameBoy Color da giocare su un apposito sito Web, dedicato al compleanno della loro mascotte Grimace.

Agli utenti è bastato pochissimo per capire che era un gioco per GameBoy Color emulato e capire come estrapolarlo e caricarlo su una vera console, ma anche su un Miyoo Mini.

Con risultati così eccellenti che al principio neppure mi ero accorto dell’esistenza del gioco online.

Senza magheggi, ci sono produttori di giochi che vendono palesemente cartucce, ma anche immagini per emulatori e per Everdrive e simili, pronti all’uso.

Disponibile per l’acquisto in forma digitale per console emulate e Everdrive, oppure in pacchetto fisico per il GameBoy Advance

Ad esempo Goodboy Galaxy, gioco moderno per GBA con le avventure di un tenero cagnolino astronauta perfettamente godibile sul Miyoo Mini Plus e non.

Ma anche l’horror anni ’80 Batty Zabella per il GameBoy standard, avventura pixellata nella gloria dello schermo verde del primo GameBoy monocromatico con le avventure di una “Bad Girl” delle avventure horror a fumetti di quegli anni, una vampira in fondo buona, ma insieme “cattivella” nel senso di sboccata, scosciata e pronta a pungolare il giocatore con la sua lingua sciolta e i suoi modi poco collaborativi

Anche questo gioco ha avuto versioni fisiche e virtuali

O Chumlee Adventure, gioco per NES ispirato allo show televisivo Affari di Famiglia con Chumlee pronto a tutto pur di non lavorare e giocare con la sua amata cagnolina Pinky.

Non fatevi venire idee

Ma anche le avventure Psytronik per Commodore 64, brillantemente emulato, la saga di Briley Witch di Sarah Jane Ivory, Giochi di Ruolo “Alla Giapponese” (stile Final Fantasy) sempre per il Commodore 64 e le versioni di Fix it Felix Jr., gioco cornice del film “Ralph Spaccatutto” di cui abbiamo parlato in un precedente articolo.

Esiste e potete giocarlo. Eppure, come detto la settimana scorsa, non esiste

Noterete che alcuni di questi giochi sono a pagamento, altri gratis, comunque con un costo inferiore ai titoli “Tripla A” per console moderne.

Ed esulando dal mondo dei giochi, ce ne è anche per i musicisti, che potranno scaricare un port del “Little Piggy Tracker” e dedicarsi ai loro esperimenti musicali in movimento.

Ma alla fine la tentazione di spendere tanto su qualcosa che temevate avreste buttato in un cassetto a prendere polvere vi verrà eccome.

Il futuro

Sia Miyoo che la collettività non hanno abbandonato il Mini. Uscirà un nuovo modello, e mentre scriviamo queste righe apprendiamo dai gruppi citati che il team dietro OnionOS, con la Release Candidate di 4.3 in giro sta già lavorando ad una 4.4 dalla profonda vocazione online che farà eccellente uso del modulo WiFi del Miyoo Mini Plus per creare “Un vero dispositivo multigiocatore da Retrogaming”

Già adesso possiamo riscontrare nel Plus la capacità di emulare il Data Link Cable di Nintendo e fornire gioco online e un sistema di Achievments collegato al portale “Retroachievement” per consentirti di collezionare trofei per giochi nati prima che il concetto stesso di trofeo esistesse.

Trofei? Su Sonic? Basta una connessione ad Internet

Tali potenzialità saranno supportate almeno nei mesi a venire, se non negli anni, e l’esistenza di comunicazioni di Miyoo riguardo ad un futuro “Mini a conchiglia” dimostra che la ditta non ha chiuso col Mini e col Mini Plus, anzi.

Aggiungere prodotti alla stessa gamma dimostra che la gamma stessa è vitale e supportata, sia dal produttore che da una community che non ha intenzione di “stancarsi del giocattolo” tanto presto.

Conclusione

Il Miyoo Mini Plus e il suo fratello minore Mini sono oggettini economici? Certo. Ma ben costruiti e supportati da una collettività che ne moltiplica il valore in modo esponenziale.

Parliamo con franchezza: avendo tanti soldi e tempo, la scelta ottimale per giocare i giochi vintage o per piattaforme vintage sarebbe detenere tante console originali quanti i giochi richiesti ed avere le cartucce di gioco originali, o quantomeno un Everdrive per console.

Compri una console, ottieni una community. Non è bellissimo?

La seconda scelta sarebbe rivolgersi a ricostruzioni in FPGA come Analogue Pocket o MiSTer, che replicano in materia fedele il funzionamento delle vecchie console e, nel caso di Analogue Pocket, consentono l’uso di cartucce d’epoca.

Ma la scelta più economica è avere emulatori come RetroArch costantemente in tasca col Miyoo Mini e OnionOS, una collezione di immagini delle cartucce e la possibilità di giocare con le infinite possibilità di personalizzazione software e hardware fornite da una nutrita e ricettiva community.

Compri un regalo e incontri una fanbase pronta a darti consigli e aiuto. E di questi tempi non è scontato.

La mia esperienza vi serva a non fare i miei errori: tenete d’occhio lo store ufficiale di Miyoo su Aliexpress (o, se volete tempi di spedizione più rapidi al prezzo di un costo maggiore e perdere accesso agli sconti periodici, controllate su Amazon.it negozi che facciano dropshipping, ovvero comprino console in massa accollandosi i problemi di spedizione con recensioni affidabili), comprate una SD affidabile da Amazon anziché prendere “una che avevo in casa” e iniziate subito a frequentare la community raccogliendo consigli sulle personalizzazioni e le configurazioni.

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