Gira da troppo tempo una bufala legata a presunte dichiarazioni del primo ministro australiano Julia Gillard contro gli islamici. Questa immagine è stata condivisa addirittura 157923 volte. La storia è vecchia, ma la superficialità della gente la fa vivere ancora.
A parte i complimenti per l’autore dell’immagine, il quale non ha saputo scrivere nemmeno il nome esatto del primo ministro australiano (“Giulia Gilard” invece che “Julia Gillard“), leggiamo la presunta dichiarazione:
Festa grande per gli intolleranti. Peccato che cascano su una buccia di banana.
Lasciamo perdere il termine per definire il presunto islamico (“islamista radicale estremista“), che mi sembra ridicolo, sembra sentir parlare Borghezio. La Gillard ha davvero detto queste parole? No. Ne lei ne alcun membro del governo australiano.
La Bufala ha origine dal lontano 2001, in lingua inglese, quando Barry Loudermilk, veterano dell’aviazione americana, scrisse un editoriale dopo gli attentati dell’11 settembre. Venne ripreso l’argomento con il primo ministro australiano John Haward, al quale vennero attribuite le parole di Loudermilk, cambiando i riferimenti da Stati Uniti ad Australia. La notizia venne già sbufalata nel 2010 anche da Paolo Attivissimo.
Passano gli anni e il messaggio viene riciclato e colorito, stavolta però tocca al primo ministro Gillard. Provare per credere, ecco l’articolo pubblicato da Snopes.com (sito che si occupa di “leggende metropolitane”) che sbufala questa storia.
Qualcuno potrebbe dire che quelle frasi, anche se non sono veramente state dette dalla Gillard, sarebbero “pienamente condivisibili”. Per me assolutamente no. Tra i più grandi punti di forza dell’Australia è proprio la ricca diversità culturale e la buona accoglienza degli immigrati. Bufale del genere danneggiano la figura di questo Paese, e non mi sbilancio troppo con il dire che certe cose farebbero infuriare qualche utonto estremista islamico.
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