Il 30 dicembre 2019 Rassegne Italia ha riportato la notizia di un’aggressione avvenuta a Milano ai danni di un 25enne omosessuale, di origine vicentina, che nella notte tra il 28 e il 29 dicembre passeggiava lungo le Colonne di San Lorenzo. Secondo la ricostruzione della vittima e di Rassegne Italia, l’uomo si trovava a passeggiare mano nella mano con il suo compagno, quando un gruppo di 10 persone avrebbero preso a deriderlo in un primo tempo, per poi passare all’azione in quanto infastiditi dal fatto che fosse omosessuale. Rassegne Italia replica il taglio editoriale di Secolo d’Italia, che rende un titolo propagandistico su una vicenda ancora da chiarire.
Rassegne Italia e Secolo d’Italia, tuttavia, chiudono affermando che secondo Corriere della Sera gli investigatori hanno qualche dubbio circa la dinamica dei fatti. Il ragazzo ha raccontato che i 10 aggressori lo avrebbero prima deriso, e in seguito sarebbero passati all’attacco fisico in quanto infastiditi dal fatto che stesse passeggiando lungo le Colonne di San Lorenzo mano nella mano con il suo compagno. A seguito dell’agguato, la vittima ha ricevuto una prognosi di 10 giorni.
Corriere della Sera riporta che l’aggressione avrebbe avuto luogo circa alle 00:20 della notte tra il 28 e il 29 dicembre. La vittima, dopo l’aggressione, ha chiamato la Polizia Locale e ha raccontato: “Erano almeno dieci, tutti quanti nordafricani, non so riferire di preciso se marocchini, egiziani oppure altro ancora” e l’agguato si sarebbe consumato con il ricorso a cocci di bottiglia. La Polizia Locale, coordinata da Marco Ciacci, ha manifestato i primi dubbi circa la dinamica dell’accaduto.
Il dato certo, di cui il Corriere afferma essere in possesso da una fonte esterna, è che gli agenti si sarebbero effettivamente mobilitati per rintracciare un gruppo di circa 10 soggetti colpevoli di aver messo a segno un’aggressione di stampo omofobo. Gli inquirenti sono comunque partiti dalle dichiarazioni del ragazzo, G.C., che ha lasciato il Policlinico la mattina di domenica 29 dicembre con ferite riportate alla testa e al torace, inferte proprio da oggetti di vetro.
Il ragazzo, per il momento, non ha sporto denuncia. Repubblica scrive che un’aggressione effettivamente ha avuto luogo, ma le indagini sono ancora in corso tramite la consultazione delle immagini circuiti di videosorveglianza e la ricerca dei testimoni. Adnkronos riporta che l’associazione GiustItalia, che assiste il ragazzo, intende chiedere i danni agli aggressori.
Certa è l’aggressione, dimostrata anche dalla prognosi e dalle ferite riportate da G.C., ma da verificare restano le dinamiche. Gli inquirenti cercano un gruppo di persone di età compresa tra i 20 e i 30 anni tra i frequentatori della movida locale.
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