Precisazioni

“Milano, agguato dei centri sociali ai pompieri: aggrediti e derubati”

Il titolo proposto dagli autori de Il Secolo D’Italia nell’articolo pubblicato il 1° gennaio 2020 non lascia spazio a dubbi: a Milano, durante la notte di Capodanno, un gruppo di appartenenti ai centri sociali di Via Gola avrebbe accerchiato, minacciato e aggredito i vigili del fuoco intervenuti all’incrocio di via Pichi per spegnere un incendio.

I centri sociali sono davvero responsabili?

Secolo d’Italia scrive che nella notte del 1° gennaio, intorno all’1, un gruppo che la redazione definisce “delinquenti rossi” avrebbe ammassato masserizie al centro dell’incrocio tra Via Gola e Via Pichi per allestire un falò e festeggiare l’arrivo del 2020. Le fiamme, però, avrebbero raggiunto livelli importanti fino a spingere i residenti a chiamare gli operatori del 115 che, giunti sul posto, sarebbero stati accerchiati e spintonati dai responsabili dell’incendio. Uno di essi, addirittura, sarebbe stato capace di salire su un’autobotte e spegnere il motore, impadronendosi delle chiavi del mezzo.

Mentre Secolo D’Italia pone come certezza la presenza di appartenenti al centro sociale di Via Gola, Ansa usa la formula “sarebbero stati”, e Il Fatto Quotidiano riporta che la calma è stata riportata solamente con l’arrivo dei rinforzi, un ausilio che ha permesso di domare l’incendio. Corriere Della Sera sottolinea che la Via Gola è ubicata in un quartiere difficile, con la presenza di spacciatori ma anche di alloggi popolari dell’Aler e di gruppi antagonisti. Fra questi ci sono quelli del centro sociale “Cuore in Gola”, come riporta Askanews riprendendo le dichiarazioni dell’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato. L’incendio, infatti, è divampato proprio di fronte alla sede del centro sociale, come riporta anche Il Giorno che, come Secolo d’Italia, attribuisce la responsabilità ai membri del centro sociale.

Altri riscontri

Il Giornale riprende la notizia ma non fa menzione del centro sociale, né attribuisce la responsabilità ai dissidenti. Sulla pagina Facebook ufficiale del centro sociale “Cuore in Gola”, inoltre, non si trovano riferimenti né rivendicazioni, e soprattutto non sono presenti repliche sulla responsabilità dell’incendio.

L’episodio è riportato alle 11:35 del 1° gennaio 2020 sulla pagina Facebook del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, che però non fanno menzione dei dissidenti accusati a gran voce da Secolo d’Italia e riportati come sospetti da Ansa e altre fonti:

Ci hanno accerchiato….tirato bottiglie e rubato le chiavi dell’autopompa, non permettendoci di fare il nostro lavoro…. Via Gola Milano.
Solo l’intervento delle Volanti della PS e una Botte a supporto ci ha permesso di spegnere l”incendio di rifiuti buttati in mezzo alla strada. subito dopo la mezzanotte.

Decisa, invece, la posizione di Silvia Sardone:

Il mio commento alla vergognosa azione di balordi violenti dei centri sociali che dopo aver appiccato numerosi incendi ieri notte hanno addirittura aggredito i vigili del fuoco!
È semplicemente scandaloso, solo il Pd può difendere questi dementi!!!

Come riporta Repubblica, la polizia ha riferito le modalità dell’incendio ma non le responsabilità, e soprattutto non è dato sapere se contro i piromani nonché aggressori siano state prese misure cautelative. Parliamo di precisazioni, quindi, perché l’incendio e l’aggressione hanno avuto luogo ma le fonti non danno ancora certezza sulla responsabilità.

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