Sta girando su Facebook, soprattutto nelle pagine vegane e animaliste, la notizia secondo la quale Michela De Petris, dottoressa specialista in scienze dell’alimentazione, sarebbe stata “licenziata in tronco” dopo le dichiarazioni riportate da un servizio del programma Le Iene nel quale dichiarava che la dieta vegana sarebbe in grado di guarire i tumori.
La notizia recita:
Mercoledì 5 marzo a “Le Iene” su Italia1 è andato in onda un interessante servizio tutto documentato su come un signore malato di tumore sia riuscito a bloccare la malattia grazie anche all’introduzione di una alimentazione vegana, in gran parte crudista.
Michela, dott.ssa sia privata ma anche specialista al San Raffaele di Milano, ha dato la sua disponibilità a spiegare alle telecamere in che modo tutti i suoi pazienti siano riusciti a trarne tanto beneficio.
Il giorno dopo ha iniziato a ricevere migliaia di chiamate da tutta Italia a cui lei sta cercando di dare risposte, perché è una persona eticamente corretta.
L’ho incontrata oggi e mi ha detto che ieri il suo primario del S.Raffaele l’ha chiamata e l’ha licenziata in tronco.
Lei mi ha spiegato che il suo ospedale prende molti soldi dalle cure farmacologiche che danno ai pazienti malati di tumore e quindi, per interessi prettamente economici, il suo intervento ha danneggiato la struttura.
Capite? Se ne fottono della salute dei pazienti!
Ebbene, Michela, che è una grande professionista, guardandomi negli occhi mi ha detto che lo rifarebbe altre cento volte, perché è molto più importante informare le persone piuttosto che lasciarle all’oscuro di certe cose così importanti solo per interessi economici.
Se volete, aiutatemi a diffondere la notizia.
Queste sono esattamente le parole di Michela, quindi non è una mia interpretazione.
Lei stessa mi ha chiesto di aiutarla a diffondere la verità al fine di aiutarci.
Questo genere di notizie ricalcano perfettamente il cliché del complottismo secondo il quale Big Pharma sarebbe fonte di tutti i mali del mondo. Purtroppo (o per fortuna) la notizia è campata in aria come dimostrato da una nota diffusa dallo stesso Ospedale San Raffaele:
Milano, 25 marzo 2014 – In merito a quanto erroneamente pubblicato su alcuni siti di informazione online, l’Ospedale San Raffaele di Milano precisa:
L’Ospedale, in merito ad eventuali nuovi approcci terapeutici di natura nutrizionale (anche in campo oncologico), tiene a precisare di non avere pregiudizi; tuttavia, i medici e gli specialisti dell’Istituto ritengono doveroso mantenere un approccio rigoroso e orientare le proprie scelte terapeutiche sulla base degli ultimi risultati e delle più aggiornate informazioni che provengono dalla ricerca scientifica e dai protocolli internazionali.
Lo scenario reale è pertanto decisamente diverso da quello dipinto dalla bufala diffusa dagli ambienti vegan-complottisti: la dottoressa non è mai stata assunta presso la struttura (come licenziare chi non è assunto?), la collaborazione non è stata interrotta e si tratta comunque di un solo giorno ogni due settimane. La pubblicità che ha ricavato la dottoressa da questa notizia, tuttavia, non è trascurabile.
Il comunicato citato riprende una precedente press release in cui l’ospedale già specificava che la dottoressa è in realtà una semplice consulente, prendendo inoltre le distanze dalle sue affermazioni ed evidenziando alcune informazioni false riportate nel servizio.
Milano, 06 marzo 2014 – L’IRCCS Ospedale San Raffaele, in riferimento al servizio “Alimentazione e malattie. La storia del tumore guarito di Antonio”, in onda durante la trasmissione Le Iene (Italia 1, mercoledì 5 marzo), dichiara che nessuno studio in tal senso è in corso presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele e osserva che ad oggi non esiste alcuna dimostrazione del valore della dieta come terapia oncologica. Alcune attenzioni dietetiche possono avere ruolo e spazio nell’inquadramento generale di una terapia oncologica come di terapie per altre malattie, ma nella pratica clinica nessuna dieta può sostituirsi alla chirurgia, alla radioterapia e ai farmaci nel curare i tumori.
L’IRCCS Ospedale San Raffaele precisa inoltre che la dr.ssa Michela De Petris è consulente dell’Ospedale dove svolge attività ambulatoriale in ambito nutrizionistico. La dottoressa, nell’intervista, ha tuttavia espresso opinioni personali. L’Ospedale puntualizza che il caso clinico oggetto del servizio si riferisce ad una persona che non è stata seguita dalla dr.ssa De Petris presso il San Raffaele, ma in altre strutture sanitarie.
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