Mauro da Mantova è morto, ucciso dal Covid il noto incursore no-vax de La Zanzara
Dopo una dura lotta contro il Covid-19, Mauro da Mantova è morto. La notizia è arrivata questa mattina dalla stampa locale e nazionale. Maurizio Buratti, 61 anni, era stato ricoverato il 10 dicembre all’ospedale Borgo Trento di Verona e si trovava in terapia intensiva.
Noto come “Belvaman”, Maurizio Buratti era diventato una celebrità per le sue incursioni telefoniche alla trasmissione La Zanzara condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo. La sua fama, più che altro, era dovuta alle sue esternazioni violente contro extracomunitari, ebrei, omosessuali e politici. Peculiarità, queste, che lo rendevano simile a Donato Ricci meglio noto come Donato da Varese anch’egli recentemente scomparso ma non a causa del Covid.
Mauro da Mantova, prima del ricovero, si era vantato proprio ai microfoni de La Zanzara di trovarsi in un supermercato a starnutire e tossire senza mascherina, con la febbre a 38. A quel punto proprio Giuseppe Cruciani lo aveva invitato a farsi ricoverare, e Buratti si era recato all’ospedale Borgo Trento perché a Mantova c’erano “troppi comunisti”. Al suo arrivo la saturazione era al 60%.
Fino all’ultimo Buratti ha rifiutato le cure, e solamente quando la situazione si è aggravata ha accettato di farsi intubare. La sua situazione clinica, in ogni caso, non accennava a migliorare. Mauro da Mantova è morto a 61 anni dopo più di due settimane di lotta contro il Covid, malattia contro la quale non si era vaccinato.
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