Mattonisti inventano ritratto di famiglia del bambino contro i papà: il complotto del “femminismo contro il patriarcato buono”
Ci segnalano i nostri contatti l’ennesima storia che non esiste, il “ritratto di famiglia del bambino contro i papà”. L’ambiente di provenienza è la galassia mattonista che abbiamo già incontrato, il gruppo di troll organizzati saltati alla cronaca per aver colonizzato le discussioni su Turetta.
Ovviamente si tratta di trolling organizzato: lo scopo finale del mattonista è semplicemente “gettare ogni discussione in caciara”, promuovendo però sovente posizioni populiste, demagogiche o legate all’estrema destra, invocando come un mantra la teoria “left can’t meme”, ovvero avocando il diritto di “scherzare” come promozione della suddetta agenda politica.
Sono quindi passati in scioltezza dalla teoria del complotto “artificiale” dei “no Turetta”, ovvero millantare con prove risibili e credibili solo ad un pubblico disinformato l’inesistenza di Turetta alla guerra aperta alla lotta al femminicidio, descrivendo il femminismo come un complotto per “devirilizzare il maschio e togliergli il potere”.
Un “ritorno alle origini”, che riporta il mattonismo alle sue genetiche origini tra i fan duri e puri dei MAGA e dei QAnon, agglomerato social che trovò le sue origini proprio su 4chan, luogo di naturale aggregazione per le comunità Incel ed altri agglomerati dalla vita sociale sostanzialmente azzerata, patria virtuale del maschio bianco diseredato, cresciuto nel sogno di una società ormai decomposta in cui le sue madri e nonne non avevano altra scelta se non coniugarsi coi loro padri e nonni come alternativa alla morte per fame.
Mattonisti inventano disegno il ritratto di famiglia del bambino contro i papà: il complotto del “femminismo contro il patriarcato buono”
Account legati alla galassia mattonista stanno quindi distribuendo un disegno che si vuole essere creato da un bambino, bambino che avrebbe rivelato di aver disegnato un padre “senza bocca e senza braccia” in modo da “non poter picchiare la mamma”.
Il concetto del fake è evidente: svilire la lotta al femminicidio in una “false flag” creata dai “Poteri Forti”, le “Elite Mondialiste” che governano il mondo per educare i giovani a privare il “maschio” di un potere che sentono naturale.
Corollario sono gli infiniti post purtroppo facilmente reperibili in cui Turetta viene apertamente difeso, invocando come “giustificazione” al suo brutale gesto una presunta perdita di potere del maschio, con giustificazioni di lana caprina come un maschio potente avrebbe difeso Giulia Cecchettin e se il maschio non fosse devirilizzato non impazzirebbe, per non parlare dell’onnipresente “perché parli del patriarcato? Io sono un uomo che non ha mai ammazzato nessuno, perché crei odio verso di me?”
Ovviamente, il disegno di cui parliamo non esiste: è stato modificato da un portale legato all’adozione, dove il padre è disegnato munito di arti.
Lo scopo è, come abbiamo visto, mandare in cavalleria l’intero dialogo con un puerile (questo sì) inversione del tema di discussione, un infantile “No tu!” che trasforma la lotta al patriarcato tossico in un “E allora io me la prendo con te millantando che ce l’hai coi maschi”.
Una vera e propria fallacia del discorso, ancor prima che trolling.
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