Matrimoni gay falsi – si sposano i pedofili per ottenere abusi di minori
Ci segnalano i nostri contatti una condivisione relativa a presunti Matrimoni gay falsi.
Un disegno, questo, alquanto grave ove fosse provato. Ma la prova di qualcosa impossibile è, per sua stessa natura, inesistente.
Partiamo da un fondamentale, essenziale presupposto: nel nostro ordinamento l’onere della prova spetta a chi vuol far valere il fatto controverso.
Sono, fondamentalmente, libero, in uno stato di diritto, di accusare chicchessia della colpa più grave ma pagandone il prezzo se l’accusa fosse falsa, infondata o basata sull’assenza dell’onere probatorio.
Sostanzialmente, se io fermo per strada uno sconosciuto annunciando pubblicamente (perché ricordiamo, Facebook è attinto dalla pubblicità del mezzo) che questi è un pericoloso pedofilo assassino stupratore e terrapiattista che crede nelle scie chimiche e dopo aver molestato gli infanti va allo zoo a massacrare i cuccioli di panda percuotendoli selvaggiamente con piccoli di foca branditi come mazze, di certo non posso sottrarmi alle citate conseguenze dicendo che io sollevavo la questione, onerando le autorità di verificare.
Perché omosessualità e pedofilia non sono sovrapponibili
Partiamo dall’elefante nella stanza, la questione più grossa nella condivisione: l’omosessualità e la pedofilia non sono coincidenti. Tampoco sovrapponibili.
Ci può essere un pedofilo perfettamente eterosessuale ed un pedofilo omosessuale, e la pedofilia è un grave reato, ancor prima che un disturbo psichiatrico riconosciuto.
Sostanzialmente, il pedofilo è una persona affetta da una grave parafilia, un disturbo del comportamento sessuale, e come tale va curata e messa in grado di non nuocere.
Non tutte le parafilie sono oggetto di terapia psicologica e psichiatrica, ma tutte le parafilie che comportano danni agli altri ed al tessuto sociale vanno curate.
Non vi è dubbio che, per citare una parafilia banalissima, un feticista delle calze in fondo non dia fastidio a nessuno, meno che meno a se stesso medesimo. Ma un pedofilo viene spinto dalla sua parafilia a gravissimi ed aberranti crimini, crimini che comportano giusta e severa sanzione, e quindi diventa necessario non solo punire la pedofilia, ma prevenire la pedofilia con una rigorosa terapia psicologica e psichiatrica.
L’omosessualità non è niente di tutto questo. Non è una parafilia, non è una condizione anomala, non è un disturbo del comportamento sessuale che comporta danni agli altri ed al tessuto sociale.
Matrimoni gay falsi per ottenere bambini da abusare
Onus probandi incumbit ei dixit: di quanti matrimoni falsi parliamo?
Anche perché, al momento, una coppia omosessuale vede la sua facoltà di adottare limitata ad un solo caso: la stepchild adoption, altrimenti nota come “adozione del configlio”.
Rispettivamene, usando il termine giornalistico ed il termine legale (entrambi creati per rifuggire dal colloquiale uso dei termini “figliastro”, “patrigno” e “matrigna”, caratterizzati ormai da connotazioni assai negative).
Che interviene, sin dal 1983, a sancire una situazione di fatto: il genitore divorziato che convive con un figlio ed il nuovo partner di vita, ha il diritto di formare una nuova unità familiare con esso che, pur senza disconoscere nulla al genitore biologico, consenta al partner di essere genitore del configlio senza creare, anche solo legalmente, situazioni alla “Cenerentola” con le “sorellastre” da considerarsi più figlie della figlia “di un solo genitore”.
La Corte di Cassazione, che ricordiamo è nomofilattica e mai nomopoietica (non crea nuove norme, interpreta quelle che abbiamo con la massima esattezza possibile) ci ricorda come, data l’identità delle situazioni le medesime considerazioni si applicano anche alle coppie omosessuali.
Come ci ricorda il portale La Legge per tutti
La recente legge sulle unioni civili nulla dispone in merito. In linea di principio, quindi, la normativa italiana non prevede l’adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso.
I dubbi sono risolti, in senso positivo, per i casi di Adozione del Configlio e nascita mediante inseminazione artificiale.
Concludendo, ammesso che esista una cabala dei “matrimoni gay falsi”, ammesso che tali matrimoni siano unioni illegali basate sulla pedofilia, al momento in Italia non esistono gli strumenti normativi perché tale cabala abbia anche solo le possibilità di funzionare.
Le conclusioni
Leggerete nel link anche i suoi rilievi, che citiamo assieme alle sue domande per mera completezza espositiva.
Come sempre, le domande sono molte e, in argomenti così delicati, la precisione assoluta è un dovere civico e morale.
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