Del marito accusato di stupro di cui la pm ha chiesto l’archiviazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento abbiamo parlato ieri in questo articolo. Un caso certamente singolare, dal momento che a richiedere l’archiviazione del caso è stata una pm donna che nelle sue motivazioni ha scritto: “È comune negli uomini dover vincere quel minimo di resistenza che ogni donna, nel corso di una relazione stabile e duratura, nella stanchezza delle incombenze quotidiane, tende a esercitare quando un marito appare particolarmente amante della materia”.
La donna ha riferito di più episodi di sesso forzato e di un’occasione in cui l’ex marito le avrebbe puntato un coltello contro la gola in presenza dei figli. La Procura di Benevento, raggiunta dal polverone, ha precisato che il caso non è stato archiviato, trattandosi di una richiesta effettuata dalla pm ora al vaglio degli uffici. Questa mattina, martedì 21 dicembre, la donna che ha denunciato l’ex marito ha rilasciato un’intervista alle colonne di Repubblica. L’articolo è riservato agli abbonati, ma su altri quotidiani online sono stati riportati i tratti più salienti.
Come riporta NeXt Quotidiano, A.U. ha parlato anche ai microfoni di Mattino 5. Di seguito le parole riferite dalla donna a Repubblica, riprese anche da TPI News:
Sono nata a Mulhouse, in Francia, padre spagnolo, ma mia madre è campana, quindi l’Italia è mia casa. Sono laureata in Economia, lavoravo per un’azienda che si occupava di pannelli pubblicitari. Da quando ho conosciuto G., lui non è mai riuscito a trovare un lavoro stabile. E tutti i problemi venivano da lì: all’inizio eravamo in Francia e portavo io la casa avanti. Quando siamo venuti in Italia, come voleva lui, abitavamo in un paesino dell’Avellinese, con sua madre a pochi metri.
[…]
Quando il mio legale mi ha spiegato che un magistrato scagionava il mio ex con l’immagine dell’uomo che deve vincere le resistenze della donna per ottenere un rapporto sessuale, mi sono sentita ferita di nuovo. Mi ha scioccata sapere che quelle parole venivano da una pm donna.
Più nello specifico, A.U. racconta:
Si faceva aggressivo, decideva lui come e dove e mi costringeva. Il caso più eclatante due anni fa: lui che prende il coltello, me lo avvicina alla gola e indicando il tg che parlava dei femminicidi mi dice: un giorno parleranno di noi.
A. specifica che in alcuni episodi di stupro l’ex marito faceva rimanere nella stanza il figlio più piccolo.
Dal 24 maggio 2021 la donna vive in un centro antiviolenza. L’epilogo è arrivato dopo le sue segnalazioni ai carabinieri, dopo le quali è arrivata la convocazione. A.U. racconta: “Io preparo la valigia in un quarto d’ora e vado in caserma. Da lì, con i militari, andiamo a prendere a scuola i piccoli. E non siamo più tornati“.
Gli episodi di violenza, del resto, si sono consumati anche ai danni dei piccoli: “Il padre li batteva con la cintura dei pantaloni, stanco di sentirli giocare”.
Del caso dell’ex marito accusato di stupro è stata dunque chiesta l’archiviazione dalla pm, ma la vicenda non si può dire conclusa: dopo la precisazione comunicata dalla Procura di Benevento si attendono sviluppi.
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