“Marco Simoncelli mi ha salvato dal coma”: leggiamo oltre i titoloni
“Bufale, davvero fai fact-checking su una notizia del genere?”, è necessario rispondere a questa domanda sul caso dell’apparizione di Marco Simoncelli con un “sì”, perché la spiegazione è molto semplice. In primo luogo non andremo a leggere una storia di scetticismo: lo stesso protagonista di questa storia non ha mai detto di essere stato salvato dal Sic dal coma, bensì ha raccontato una storia diversa.
“Mi è apparso Marco Simoncelli”
Questa mattina L’Unione Sarda ha riportato la storia un 20enne di Iglesias, M.S., che nel mese di novembre ha avuto un brutto incidente a bordo del suo monopattino. A seguito dell’episodio, M.S. è stato operato per via delle emorragie cerebrali che avevano messo a rischio la sua salute.
M.S. ha raccontato che durante il coma avrebbe sognato “un ragazzo dai folti capelli biondi e un cerotto bianco sul naso seduto su una moto col numero 58”, il quale lo avrebbe tranquillizzato sul risveglio. Alla redazione de L’Unione Sarda il ragazzo ha raccontato:
“Ho fatto delle ricerche sulla moto che ho visto mentre ero incosciente e ho riconosciuto il mezzo, il numero e il viso del ragazzo che mi ha parlato. Era Marco Simoncelli, l’ex campione di MotoGp scomparso nel 2011. Sono rimasto molto colpito perché non sapevo chi fosse, non seguo lo sport e non avevo mai sentito parlare di lui. Mi ha detto che stava bene e di non preoccuparmi, perché mi sarei risvegliato“.
M.S. ha dunque detto di essere stato salvato da Marco Simoncelli? Certamente no, e la spiegazione di quel sogno è tutta scientifica.
L’esperienza onirica
Come ricordano su NeXt Quotidiano, è importante parlare di semplice esperienza onirica anziché di apparizione miracolosa perché di fatto non si tratta di ciò. Piuttosto, come riferiva la neurologa Maria Gabriella Buzzi a Repubblica nel 2014, il paziente in stato di vive “un’attività onirica molto più abbondante del normale“.
Lo stesso raccontava Stephanie Savage a Vice nel 2015, finita in coma a seguito di diversi ictus: “Credo che i film di fantascienza abbiano influenzato non poco alcuni episodi dei miei sogni durante il coma”. La testimonianza di Stephanie potrebbe apparire fuori luogo rispetto a quella di M.S., che comunque ha dichiarato di non aver mai conosciuto Simoncelli prima di quel sogno durante il coma.
Una spiegazione, tuttavia, c’è. Sempre NeXt Quotidiano ci invita a considerare i tempi: M.S. ha avuto l’incidente all’inizio di novembre (il giorno 2, per la precisione). Solamente il 23 ottobre ricorreva il decennale della morte del Sic, e la sua effige è apparsa inevitabilmente sulle reti televisive e sui social. Al cervello di M.S. sarebbe dunque bastato veramente poco per elaborare quelle immagini e quei filmati per poi “riproporli” durante l’esperienza onirica del coma.
Nessun miracolo da parte di Simoncelli: solo il sogno di un ragazzo in coma, che pur non conoscendo il grande assente dello sport ha rielaborato immagini che sono note a tutti
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