Maradona picchia la moglie. Con la morte di un simbolo del genere, annunciata praticamente in tempo reale da noi ieri, stanno venendo a galla vecchie storie non proprio carine sul passato della leggenda del calcio argentino, come nel caso dei post in cui si dice esplicitamente che nel 2014 aveva malmenato la compagna.
Stiamo parlando della relazione complicata con Rocio Oliva, che evidentemente sta creando molta confusione tra coloro che evidentemente oggi 26 novembre ritengono utile scavare nella vita privata del Pibe de Oro. Soprattutto a proposito della questione relativa alla violenza sulle donne.
Dire a suo tempo “Maradona picchia la moglie” apparve forzato ad alcuni lettori, ad altri meno. Cosa sappiamo di questa vecchia vicenda che risale al 2014? Sicuramente i titoli nei primi giorni successivi alla sua pubblicazione furono forti e, probabilmente, ad agevolare la divulgazione del filmato fu la stessa Rocio Oliva, nonostante ci siano stati alti e bassi tra i due anche dopo l’episodio. Anche Vanity Fair, successivamente, aggiunse un eloquente “forse” al titolo del proprio pezzo. Il diretto interessato, comunque, si difese con queste dichiarazioni:
“Abbiamo avuto una discussione perché lei era sempre attaccata al cellulare. Gliel’ho strappato di mano e l’ho buttato via, ma giuro che non ho mai alzato le mani su di lei”.
Dunque, una versione che va comunque tenuta in considerazione, insieme al filmato ormai famoso. Va detto che da parte di Rocio Oliva non siano mai arrivate accuse pubbliche all’ex compagno negli anni a seguire, anche dopo la rottura, così come nel 2017 si sgonfiò subito l’indagine che in Spagna vide Maradona al centro di accuse di violenza nei suoi confronti. Anche in quel caso, fu la donna ad archiviare la questione.
Senza dimenticare il fatto che Rocio Oliva non sia mai stata sua moglie. Insomma, uno di quei casi in cui non possiamo fare altro che lasciare il giudizio ai singoli lettori. A seguire, infatti, abbiamo rimosso il video che molti nel 2014 hanno intitolato “Maradona picchia la moglie”, in modo che ognuno possa maturare l’opinione che ritiene più congrua sulla vicenda che prese piede circa sei anni fa, senza dover necessariamente visualizzare la sequenza.
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