Ci segnalano i nostri contatti un post apparso su Facebook, relativo alla comparsa di un topo nel succo di frutta acquistato per la colazione da una madre nel Tarantino.
Andiamo con ordine e partiamo da una screen del post, rimosso nelle ore successive e quindi ormai reperibile solamente come una Catena di S. Antonio virale di ricondivisioni dei una screenshot del post originale
Ma anche no.
La comparsa di un singolo topo nel succo di frutta non è ragione sufficiente per provocare allarmismo sull’intera catena. Come ricorda il Messaggero:
La rimozione delle disgustose immagini del topo nel succo di frutta ha un senso duplice: da un lato, come spiegatovi nella didascalia, per preservare i lettori più sensibili da una visione turpe e scioccante, dall’altro lato perchè i ritiri alimentari, stante il loro potenziale allarmistico, sono una cosa tremendamente seria e ben disciplinata.
Una rondine non fa primavera, e abbiamo visto in altri casi come una singola confezione deteriorata, danneggiata o contaminata spesso non implichi la presenza di simili problematiche sul resto della linea produttiva: nondimeno, la disciplina dei ritiri e richiami alimentari prevede, come abbiamo più volte dichiarato, una comunicazione ufficiale del Ministero della Salute.
Un post correttamente creato, come quello che abbiamo analizzato in questo specifico caso che relinkiamo, non potrà che contenere l’indicazione della nota di richiamo del Ministero della Salute col numero di lotti coinvolti, in caso contrario è evidente il rischio di facili allarmismi e preoccupazioni nella popolazione locale.
Non è mai male restare attenti, e senz’altro l’immagine di un topo nel succo di frutta è abbastanza scioccante per suscitare un bisogno di attenzione, ma usate la testa.
Quindi, noi stessi per ora useremo il doppio tag ALLARMISMO e ANALISI IN CORSO: non abbiamo gli strumenti, né la vanagloria di voler anticipare il lavoro dei Carabinieri e dei NAS, e quindi attenderemo i loro riscontri senza alcun allarmismo, rendendo conto dei risultati delle loro indagini.
Preferiamo infatti così: attendere e forse deludervi anziché partire da subito con uno scoop puntuale ma impreciso. Molte testate online cederebbero alla tentazione di anticipare il lavoro degli inquirenti: ma quelle testate non sono bufale.net. E ci spiace, per loro.
Abbiamo contattato la ditta produttrice del succo. E questo è il risultato: lasceremo su loro stessa richiesta il nome dell’esercente censurato fino al momento in cui diffonderanno comunicato stampa nei canali idonei: il giornalismo tanto vituperato dalla plebe indinniata
In data odierna 14/11 l’azienda è stata contattata dal comando dei Carabinieri di Manduria che ha comunicato l’esito degli accertamenti svolti sul corpo estraneo consegnato dalla Consumatrice: non si tratta di un topo bensì di un agglomerato di cartone.
In data 13/11 il nucleo dei Carabinieri NAS di competenza ha effettuato un controllo in azienda appurando l’impossibilità che in fase di confezionamento un topo possa finire all’interno dei prodotti e l’altrettanta improbabilità che altri corpi estranei possano farlo.
Durante il suddetto controllo sono stati prelevati, inoltre, due controcampioni dello stesso lotto contestato dalla Signora i cui esiti analitici verranno comunicati ufficialmente non appena il laboratorio NAS avrà concluso le analisi.
Data l’insussistenza del fatto contestato nessun tipo di ritiro, richiamo o azione di tutela dei consumatori verrà predisposta dalle autorità competenti.
Aspettatevi dunque notizie: specialmente voi che avete incautamente condiviso.
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