Il Fatto Quotidiano scrive che una mamma, una 50enne residente in Francia, ha nascosto la sua bambina nel bagagliaio dell’auto per due anni, e che la piccola sarebbe stata scoperta da un meccanico per puro caso.
Nell’ottobre 2013 Guillaume Iguacel, un meccanico della città di Tulle, nella regione di Dordogna, in Francia, aveva ricevuto un’auto da riparare nella sua officina, ma dalla parte posteriore provenivano strani suoni e un forte e cattivo odore. Insieme ai colleghi, quindi, aveva aperto il bagagliaio e aveva fatto la macabra scoperta. Una bambina, approssimativamente tra i 15 e i 23 mesi, giaceva nuda, febbricitante e visibilmente pallida in mezzo ai suoi stessi escrementi all’interno del bagagliaio. In quel momento tutti i presenti avevano chiesto alla madre della bambina, la 50enne Rosa-Maria de Cruz, di origini portoghesi, di tirare fuori immediatamente la piccola dall’auto e di darle subito da bere.
La piccola non riusciva ad alzare il capo, e per questo il pubblico ministero Jean-Pierre Laffite aveva affermato che la bambina presentava seri problemi di sviluppo.
All’arrivo degli investigatori, la signora De Cruz aveva affermato che non si trattava di una bambina, ma di “una cosa”, e che la piccola era nata a seguito di una relazione clandestina. Aveva dunque scelto di nasconderla prima in casa, poi nel bagagliaio dell’auto per tenere i tre figli e il marito all’oscuro di quella gravidanza.
Rosa-Maria de Cruz è stata giudicata il 12 novembre dalla Corte d’Assise di Tulle. Durante il dibattito è merso che la bambina è nata il 24 novembre 2011 e che la negazione della gravidanza è stata spinta all’estremo. La bambina, Serena, non parla e soffre di una sindrome autistica irreversibile e di un deficit funzionale dell’80%, cose che un esperto ha stabilito essere strettamente collegate alle condizioni nelle quali ha vissuto nei suoi primi due anni di vita.
Finora, la donna non ha ancora visto il carcere, ma rischia fino a 20 anni come emerge dal processo che si prevede concluso per venerdì 16 novembre.
Le accuse, secondo il presidente della Corte d’Assise Gilles Fonrouge, vanno dalla violenza alla privazione del cibo, occultamento di bambino e mutilazione. Sotto processo è anche il marito della signora De Cruz, ma l’uomo ha sempre negato di essere a conoscenza della gravidanza e dell’esistenza della piccola Serena.
La bambina era semplicemente tenuta in vita, e per quanto Rosa-Maria de Cruz ostentasse una certa sicurezza prima del processo, all’arrivo del giudice e dei fotografi si è lasciata andare in un pianto accompagnato da parole di pentimento.
La donna aveva partorito all’alba, per poi tagliare il cordone ombelicale con un paio di forbici e restare indecisa su come dirlo a suo marito. Poi aveva iniziato a temporeggiare, rimandare, fino a scegliere l’oblio. Nei primi mesi, Serena veniva messa nel sottoscala, poi quando i pianti si erano fatti più “pericolosi”, aveva scelto il bagagliaio della sua auto, che usava solo lei.
Il processo è ancora in corso, e c’è ancora da capire come sia stato possibile nascondere anche la gravidanza, considerando che è sempre piuttosto evidente.
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