Notizia Vera

Maglietta con scritta “Morte a Salvini” al Gay Pride

Ci segnalano i nostri contatti la presenza di una maglietta con scritta “Morte a Salvini” al Gay Pride, segnalata da più fonti tra social e stampa.

Ovviamente, la foto esiste. Lapalissiano, se non esistesse la foto della maglietta con la scritta “Morte a Salvini” nessuno ne parlerebbe.

Dobbiamo anche concordare che lo sconcerto per la stessa è tangibile, reale e giustificabile: nessuno, leggendo una simile affermazione, resterebbe freddo.

Esaminando la foto è facile comunque individuare dei volti. Che noi comunque censuriamo perché su un portale pubblico, e senza liberatoria, si usa così, ma che lo stesso autore, famoso, si perita di rivendicare.
Trattasi di Giampiero Belotti, il “Nazista dell’Illinois”, che deve il suo nickname alla ilare provocazione con cui, agli esordi dell’opera delle Sentinelle in Piedi, compariva durante i loro Flash Mob vestito come uno dei personaggi cattivi dei Blues Brothers per attirare l’attenzione sull’evento.

Incorporiamo il testo della replica di Belotti e del “Corsaro”, per completezza.

La questione, almeno come posta dai due contestatori, appare simile alla querelle suscitata da uno dei famosi “striscioni contro Salvini”.

Oggi come allora Belotti e Corsaro rivendicano che le minacce stampate sulla maglietta sono un medley, una raccolta di frasi contenute in uno sfogo di Salvini nella puntata di Otto e Mezzo del 10 maggio, in un video recuperato qui che abiamo nuovamente reperito (è ancora online).

E la bambola, sempre a dire dei contestatori, è anche essa una citazione ad un evento passato che essi volevano riportare alla luce: la querelle sulla bambola gonfiabile di Laura Boldrini esposta ad un convegno del 2016.

Sempre a dire dei contestatori, lo scopo sarebbe porre l’attenzione sul primo evento e sulla mancata moderazione, sui social, relativa ai commenti diretti ai contestatori.

Non è scopo di questa pagina prendere posizione, né in un senso né nell’altro. Appurato che la foto è vera, e raccolto quanto proferito dai contestatori e le reazioni del pubblico, possiamo ritirarci in buon ordine confermando che, comunque, non parleremmo del Gay Pride tutto, ma dell’iniziativa come circoscritta e rivendicata dagli stessi autori.

Articoli recenti

Il video delle donne in burqa bloccate dalla cassiera è creato con AI

Il video delle donne in burqa bloccate dalla cassiera è creato con AI: e non solo, è parte dell'inflazione di…

5 ore fa

GUIDA OSINT #2 – Come capire se un’email è falsa: 5 trucchi del mestiere

Questo articolo fa parte di una guida dedicata all’OSINT (Open Source Intelligence), la disciplina che insegna a raccogliere e analizzare…

10 ore fa

L’inganno del balcone di Giulietta: la storia d’amore più famosa… inventata da noi

Ogni giorno a Verona, più di mille turisti con le braccia alzate al cielo, affollano la corte di via Cappello…

11 ore fa

Il fotoromanzo social di Jannik Sinner che umilia Elly Schlein in diretta è (l’ennesima) ragebait

Il fotoromanzo social di Jannik Sinner che umilia Elly Schlein in diretta è l'ennesima ragebait, unione di due filoni. Il…

11 ore fa

Il virgolettato inventato di Ilaria Salis che vuole retribuire chi trasporta migranti

Ci segnalano i nostri contatti una "card", un moderno santino con foto e virgolettato di Ilaria Salis che vuole retribuire…

2 giorni fa

L’EPA riscrive il riscaldamento globale a colpi di “Delete”

Non è una sbavatura di qualche pagina minore sparita nel nulla, è una vera e propria pulizia ideologica che l'EPA,…

2 giorni fa