L’uomo “in galera per un adesivo” fa parte delle bufale del doppio binario

di Shadow Ranger |

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L’uomo “in galera per un adesivo” fa parte delle bufale del doppio binario Bufale.net

L’uomo “in galera per un adesivo” fa parte delle bufale del doppio binario: il post X che ne parla diffonde infatti la falsa teoria secondo cui il sistema giudiziario inglese e di altri paesi occidentali sia insualmente duro e crudele contro i maschi bianchi occidentali e leniente e leggero contro gli immigrati.

Aggiungendo la teoria secondo cui i “paesi comunisti” sarebbero quelli in cui vige tale “doppio binario”. Assai risibilmente, l’esempio di paese comunista fatto nel post è il Regno Unito di Keir Starmer, che di comunista avrebbe ben poco.

L’uomo “in galera per un adesivo” fa parte delle bufale del doppio binario

Il riferimento nasce dal fatto che la teoria del doppio binario è stata riesumata dalle stesse formazioni di estrema destra che hanno diffuso le fake news che hanno originato le violenze di Southport, e come giustificazione per i violenti.

L'uomo "in galera per un adesivo" fa parte delle bufale del doppio binario

L’uomo “in galera per un adesivo” fa parte delle bufale del doppio binario

In questo caso “l’uomo arrestato per un adesivo” in realtà è stato arrestato per una campagna di affissioni abusive a scopo riconosciuto xenofobo durata anni, dal 2019 al 2021 sostenuta mediante l’uso di canali Telegram per incitare altri utenti a compiere la sua azione.

A gennaio 2024, quindi ben prima degli eventi di Southport e prima delle elezioni di Starmer, Sam Melia fu accusato di gestire un canale Telegram, nonché una formazione di estrema destra chiamato “il gruppo dei Centimani”, dal nome dei tre mitologici Ecatonchiri.

Tale gruppo è stato descritto dal tribunale ospitare insulti razzisti contro neri, asiatici ed ebrei, pianificando affissioni abusive prima di manifestazioni come Black Lives Matter e durante marce contro il razzismo con temi come “L’immigrazione è genocidio dei bianchi”, “Ci vogliono invadere” e altri temi.

Assieme a messaggi in spagnolo e in italiano rivolti ai “Centimani”, volutamente anonimi per cercare di sfuggire alle conseguenze delle sue azioni, Melia è stato trovato in possesso di materiali relativi al Terzo Reich e del fascista Oswald Mosley, per il quale era stato descritto avere un interesse compulsivo.

A latere, i “Centimani” erano noti diffondere anche contenuti negazionisti del COVID19: ragionio per cui il loro leader si è trovato condannato per istigazione all’odio razziale.

Ritorna così la teoria del “doppio binario”, nella quale i reati di persone coinvolte in atti violenti e razzisti vengono sminuiti per dipingerli come vittime del sistema.

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