Indagini in Corso

Londra, coppia lesbica aggredita sul bus: “Volevano che ci baciassimo”

Nelle ultime ore la notizia di una coppia lesbica brutalizzata su un mezzo pubblico di Londra ha fatto il giro delle testate italiane e dei post su Facebook. In particolare, la foto delle due ragazze con evidenti ferite ha risollevato il dibattito sui diritti degli omosessuali e sul grave pericolo dell’omofobia.

La vicenda è stata riportata su Facebook da una delle protagoniste, Melania Geymonat, con un post pubblicato il 5 giugno:

Lo scorso mercoledì avevo un appuntamento con Chris. Siamo salite sul bus notturno, eravamo dirette a casa sua, a Camden Town, siamo salite a bordo e ci siamo sedute sui sedili anteriori. Probabilmente ci siamo baciate, una cosa del genere, perché quei ragazzi sono arrivati dopo di noi. Non ricordo se fossero già lì o se si sono messi dietro di noi. Erano almeno in quattro. Hanno cominciato a comportarsi come teppisti, chiedendo che ci baciassimo per farli godere mentre guardavano, chiamandoci “lesbiche” e mimando posizioni sessuali. Non ricordo l’intero episodio, ma la parola “forbici” è rimasta impressa nella mia mente. C’eravamo solo noi e loro. Nel tentativo di calmare le cose ho iniziato a fare battute. Ho pensato che questo potesse farli andare via. Chris ha pure fatto finta di stare male, ma quelli hanno continuato a molestarci, a lanciarci addosso delle monete e a offenderci sempre di più. Un’altra cosa che so è che Chris si è ritrovata in mezzo al bus per combattere con loro. D’istinto l’ho raggiunta e ho visto la sua faccia sanguinante, e tre di loro che la picchiavano. Un’altra cosa che so è che sono stata presa a pugni. Ho avuto le vertigini alla vista del mio sangue e sono caduta all’indietro. Non ricordo se ho perso conoscenza o meno. All’improvviso l’autobus si è fermato, la polizia era lì e io stavo sanguinando. Hanno anche rubato la nostra roba.

Non so ancora se il mio naso è rotto, e non sono stata in grado di tornare al lavoro, ma ciò che mi turba di più è che la VIOLENZA È DIVENTATA UNA COSA COMUNE, che a volte è necessario vedere una donna sanguinante dopo essere stata picchiata per avvertire il problema. Sono stanca di essere considerata un OGGETTO SESSUALE, di scoprire che queste situazioni sono normali, di amici gay che sono stati picchiati solo in quanto tali. Dobbiamo sopportare le molestie verbali e la VIOLENZA SCIOVINISTA, MISOGINA E OMOFOBA, perché quando reagisci ti accade questo.

A proposito, sono grata a tutte le donne e gli uomini della mia vita che capiscono che AVERE LE PALLE SIGNIFICA QUALCOSA DI DIVERSO. Spero solo che a giugno, il mese del pride, cose del genere possano essere pronunciate a voce alta così che smettano di succedere!

Da un racconto agghiacciante, tuttavia emergono alcuni buchi di trama, che di sicuro la ragazza ha lasciato intenzionalmente per non dilungarsi troppo nel racconto. Li elenchiamo di seguito:

  1. Melania ha pubblicato il post mercoledì 5 giugno e spiega che il fatto risale al mercoledì precedente, dunque stiamo parlando di mercoledì 29 maggio;
  2. Melania dice sul bus erano presenti solamente loro e gli aggressori, ma dice anche di non ricordare se questi fossero già presenti al loro arrivo;
  3. La ragazza dice che i balordi erano “almeno in quattro”, ma se veramente sul bus c’erano soltanto le ragazze insieme agli aggressori, risulta strano che Melania non ricordi quanti fossero;
  4. Melania dice di non ricordare l’intero episodio, ma dopo le prime provocazioni la sua compagna, Chris, improvvisamente si ritrova a lottare con i malviventi, e Melania interviene solo in quel momento;
  5. Melania non ricorda se ha perso conoscenza, ma Chris avrebbe potuto confermare o meno;
  6. A distanza di una settimana (29 maggio – 5 giugno) Melania non sa dire se il suo naso sia rotto.

I 6 punti appena elencati sono i primi dubbi sollevati dalla rete, ma la notizia è presente anche sulle principali testate internazionali. Sul Guardian leggiamo che la vicenda di Melania Geymonat e della sua compagna Chris è arrivata anche sul tavolo del sindaco di Londra Sadiq Khan che ha definito disgustosa la brutale aggressione perpetrata alle due ragazze.

La BBC scrive che secondo la testimonianza di Melania, uno degli aggressori parlava spagnolo. La Polizia Metropolitana, in queste ore, ha lanciato un appello per incontrare eventuali testimoni della vicenda e sta analizzando le riprese delle telecamere CCTV:

Una nota della Polizia spiega che il fatto ha avuto luogo alle 2:30 della mattina e che gli aggressori si sono dileguati dopo aver compiuto il vile atto, portando con sé uno zaino e un telefono di proprietà delle due ragazze. Le indagini sono ancora in corso e la Polizia è alla ricerca di testimoni.

L’articolo è in aggiornamento.

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