L’oligarca russo: “La Lega ha un livello socio-culturale così basso da essere penetrabile. Un terreno fertile su cui seminare”
Molti lettori ci hanno segnalato un’affermazione attribuita a Konstantin Malofeev, l’ultraconservatore russo e fondatore di Marshal Capital durante un’intervista rilasciata a Giorgio Mottola, inviato del programma Report per un servizio andato in onda ieri, 21 ottobre, nella puntata La fabbrica della paura. Secondo alcuni post e articoli pubblicati, alla domanda di Mottola sul perché della scelta della Lega come movimento da riformulare insieme alle correnti postnaziste italiane, Malofeev avrebbe risposto: “Semplice. Perché ha un livello socio-culturale così basso da essere penetrabile. Un terreno fertile su cui seminare”.
La frase non è esatta, e soprattutto non è stata pronunciata da Konstantin Malofeev. Un’affermazione simile, piuttosto, è stata fatta da Maurizio Murelli, militante neofascista milanese condannato a 17 anni di carcere nel 1973 per l’omicidio dell’agente di polizia Antonio Marino. Una volta libero, Murelli ha fondato il gruppo Orion dal quale, secondo Claudio Gatti, alcuni iniziarono a spostarsi verso la Lega nei primi anni ’90.
Proprio Murelli, infatti, risponde alla domanda sul perché della scelta della Lega. La risposta è nel video integrale della puntata andata in onda e soprattutto nel documento di testo con l’intera inchiesta trascritta dal video.
Io sono tra quelli che ha intuito la potenzialità di sviluppo della Lega. Quell’ambiente lì era culturalmente più debole ma con diverse, con notevoli potenzialità di sviluppo.
Non si è parlato, dunque, di una Lega con un “livello socio-culturale più basso”, ma di un ambiente culturalmente debole che tuttavia aveva del potenziale che Murelli si vanta di aver riconosciuto, e per questo dal gruppo Orion diversi elementi entrarono nella Lega.
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