L’odiosa caccia al cadavere dei complottisti: per il complottista sei più utile morto
L’odiosa caccia al cadavere dei complottisti è il fenomeno a cui stiamo assistendo dopo la morte della ragazza di Sestri Levante. E dopo quindi la conseguente rimodulazione della campagna vaccinale.
In un mondo ideale prenderemmo nota del fatto che il senso della farmacovigilanza è esattamente questo: in caso di mera segnalazione di eventi avversi ci si cautela mentre le indagini fanno il loro corso, valutando ad esempio ogni dato anamnestico.
E quindi accetteremmo come un dato di fatto la rimodulazione della campagna vaccinale, sapendo che ormai abbiamo comunque i numeri necessari per far progredire la campagna anche ricorrendo a Pfizer e Moderna in grande abbondanza.
Ma noi non viviamo in un mondo ideale.
Viviamo in un mondo di fantastiche creature chiamate novax, il cui scopo evidente è cavalcare la paura per spingere la folla nella loro direzione.
Se al novax medio importasse salvare delle vite, come dice, si fermerebbe ad analizzare i fenomeni di cui parla. Osserverebbe ad esempio la correlazione tra vaccinazione e riduzione dei casi, nonché il rischio morte ridotto del 95% dopo 7 settimane dalla prima dose di vaccino (fonte ISTAT).
Quello che gli interessa non è che tu, lettore, viva.
Quello che il novax medio vuole è che, lettore, muoia. E possibilmente il prima possibile, in modo da consentirgli di cercare il tuo nome su Google assieme alla keyword magica “vaccino”, da lui tipicamente storpiata per evitare i filtri dei social, e compilare liste di morti.
Una volta che avrà anche il tuo nome nella lista, non gli importa niente altro.
La futilità delle liste di “vittime del vaccino”
Tali liste diventano futili perché, nella loro furia di compilare, i complottisti non aspettano i risultati.
Non sono medici, non gli interessa esserlo. Si vantano di poter trovare tutti i medici che vogliono su Internet: ma voi vi fareste costruire casa da uno che si vanta di poter cercare su Internet le istruzioni per tirare su due muri e due travi?
Quindi, non appena sui giornali (e qui un certo giornalismo che sembra solleticare la curiosità e dare frecce all’arco novax postponendo a ogni titolo “Aveva fatto il vaccino” aiuta) appare la notizia di una presunta vittima è fatta.
Basta raccoglierne una decina e far girare l'”elenco di vittime del vaccino”.
E non gli importa se nell’ultimo elenco che abbiamo ricevuto compare ad esempio una maestra le cui indagini hanno chiaramente dimostrato l’assenza di ogni nesso tra morte e vaccinazione. Vaccinazione che neppure avevano ricevuto.
Maestra che non faremo il nome: gli interessati lo leggeranno negli articoli di smentita alla fake news sulla sua morte: non siamo noi i necrofori che hanno bisogno della morte altrui per seminare paura, e della paura per seminare interesse.
Come anche compaiono persone sulle quale ogni indagine è stata chiusa. Con l’assenza di ogni nesso.
Non gli importa che in alcuni elenchi compaiono assurde diciture come “è morto (inserire prolungato intervallo di tempo) dopo il vaccino, ma già non stava bene”, cosa che echeggerebbe battute e motti grotteschi se non si parlasse di una cosa seria.
Il senso è che per loro evidentemente i necrologi sono qualcosa da cui pescare per ottenere elenchi di vittime.
I fatti li smentiranno? Gli daranno ragione?
Dimostreranno che esistono vaccini preferenziali per tipologie di persone come per ogni altra vaccinazione?
Non gli importa, missione compiuta: possono gettare in giro per la rete quei nomi e quel dolore, e sfregarsi le mani “osservando di nascosto l’effetto che fa”.
Precendenti e rischi
Quasi abbiamo scordato gli effetti della campagna novax sul Fluad.
Un ritiro cautelativo portò a anni di martellante campagna vaccinale novax che, anche quando il Fluad fu “scagionato da ogni accusa”, rovinò la campagna vaccinale del 2014 ed ebbe strascichi in quelle successive che noi stessi abbiamo dovuto affrontare.
Anche in questo caso il rischio è evidente: una aperta, costante strumentalizzazione di ogni nome.
Prova è che in tutti quegli elenchi compaiono anche persone (vedi sopra) che col vaccino non hanno avuto niente a che fare.
Se non per diventare strumento di propaganda.
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