Lockdown in Austria per i non vaccinati, i novax tentano la bufala: “Solo obbligo di tamponi gratuiti”
Quando non hai una fonte, sii tu la fonte. Se poi non vuoi metterci la faccia, prendi in prestito quella di qualcun altro. Dopo le notizie del lockdown in Austria per i non vaccinati è partita la controffensiva dei novax sui social. Per negare la chiusura nei confronti dei non vaccinati, i novax si servono del giornalista Hans Rauscher per affermare che l’Austria avrebbe detto che il lockdown che inizierà da lunedì 8 novembre sarebbe “propaganda italiana”.
L’Austria risponde all’Italia: “Il lockdow (sic!) per i non vaccinati? È solo propaganda italiana”. Svelati i fake!
“In Austria hanno solo l’obbligo del tampone gratis”.
Un falso prevedibile
È ovviamente un falso, dal momento che dal Bundeskanzleramt arrivano ben altre notizie confermate anche dalla stampa internazionale, dunque non si tratta in alcun modo di “propaganda italiana”. Lo conferma addirittura Der Standard, quotidiano fondato proprio da Hans Rauscher che in un articolo risponde a una serie di domande sulla politica del 2G che sarà applicata da lunedì 8 novembre.
Dei tamponi gratuiti si sapeva già
La storia dei “tamponi gratuiti” viene presentata, in questo meme, come una notizia eccezionale. In verità è cosa nota almeno da settembre, e in tutto il Paese vi è la disponibilità di ritirare anche 5 auto-test gratuiti ogni mese.
Ora, che l’Austria (in che senso, poi?) risponda all’Italia accusandola di propaganda, mentre gli stessi organi di stampa menzionati (falsamente) nel meme confermano la notizia è l’ennesima mossa dei novax che inventano una fonte che non esiste, o meglio, che dice il contrario del loro pensiero. Il lockdown in Austria per i non vaccinati è reale e inizierà a partire da lunedì 8 novembre.
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