“Due persone dietro la maggioranza dei post di QAnon” è una notizia che non ci sorprende per il fatto in sé, ma apre nuovi scenari proprio per quel numero.
Nei nostri numerosi editoriali sul Patriota Q vi avevamo già avvisato che antromorfizzare il Patriota Q è una semplice astrazione del pensiero utile a comprenderne il fenomeno.
Fenomeno di cui abbiamo parlato, ad esempio, nel nostro articolo dal titolo “Pizzagate: il ritorno della teoria cospirativa più bizzarra della storia – feat. il Patriota Q” ed altri sotto il tag QAnon che vi consigliamo di riscontrare.
A tutta evidenza abbiamo sempre saputo che il Patriota Q è la creazione artificiale di imageboard e chat anonime come 4Chan, un Capitan Planet del Maschio Beta Diseredato che prende vita dall’unione delle loro solitudini.
Il Patriota Q è una sorta di Capitan Planet del maschio bianco diseredato, in modo che dall’unione delle loro frustrazioni prenda vita il più grande difensore di Trump, il Patriota Q. Riporta un documentario al riguardo:
Fin qui ci siamo? Il Patriota Q nasce come l’avatar di rabbiose masse di diseredati, un club di soli maschi nella loro casa sull’albero che, non a caso, si congregano sperando che il Patriota Q abbatta ogni vestigia di una società progressista (che gli nega il coito), donne bellissime come Katy Perry (che gli negano il coito), sognando una società sullo stile di Handmaid’s Tale, in modo che non gli si possa negare il coito.
Il che non significa che il Patriota Q sia un diseredato a sua volta, o che esista davvero.
Possiamo pensare al Patriota Q come la più grande operazione di Captatio Benevolentiae del mondo del Complottismo.
In molte bufale anche nostrane abbiamo visto il bufalaro medio scimmiottare senza ritegno i modi e il linguaggio del suo pubblico di riferimento. Spesso diffondendo le sue bufale come storielle aneddotiche redatte in una grammatica zoppicante e “alla buona” per ergersi a paladino della “gente semplice contro la Kasta”.
Il meccanismo psicologico alla base di molteplici drop del Patriota è il medesimo: in un universo virtuale di Maschi Beta infelici, aggressivi e letteralmente drogati di escapismo fantastico, il Patriota Q appariva loro nelle vesti di una sorta di supereroe ipervirilizzato e ricchissimo. Amicone di Trump, superspia circondata dal lusso sfrenato e detentore di poteri negati ai mortali, con licenza di uccidere e intriso delle citazioni all’immaginario più turpe degli spossessati cui si riferiva.
Molteplici i riferimenti a “La notte del giudizio”, saga apocalittica amata dagli Anon nella quale in un’America distopica l’omicidio viene legalizzato per consentire agli spossessati, agli infelici ed ai frustrati di uccidere i loro nemici, come anche un violento immaginario al confine dell’omoerotico basato su un muscoloso Trump unto e depilato che ostenta il suo corpo perfetto come una statua ad Olimpia (o in alternativa fallici mitragliatori…) rassicurando i “maschi beta” sul poter ottenere anche loro la virilità che sentono di aver perduto.
Il risultato agli occhi di chi Beta non è, abbiamo visto, è un vanesio Zapp Brannigan in grado di eccitare la fedeltà dei suoi sudditi e sottoposti con grandi ed altisonanti promesse che non ha bisogno di mantenere
E mutevole e proiteiforme come il vero Zapp, il Patriota Q di tanto in tanto cerca di riciclare se stesso, ad esempio corteggiando famiglie e gruppi di mamme con la finta pretesa di “occuparsi della pedopornografia” salvando i “bambini talpa nelle fogne rinchiusi nelle D.U.M.B. di Hillary” dal loro destino di finire prima rinchiusi in basi militari segrete, e poi cucinati nella pizza.
Tutto questo è reso possibile proprio perché non esiste un vero Patriota Q.
Esiste una marionetta vuota, un enorme gioco di ruolo a tempo illimitato in cui chiunque abbia un complotto da spingere può infilare la mano nel Patriota Q e manipolarlo drop dopo drop, assumendone le vesti e l’identità.
Alcuni però hanno provato a usare gli strumenti della scienza per capire se fosse possibile calcolare il numero di persone che hanno infilato le loro mani nel Q-ulo del pupazzone-patriota.
Ottenendo un incerto numero di utenti secondari, ma due potenziali fonti primarie.
Una compagnia Svizzera, OrphAnalitics, ha provato ad inserire in un algoritmo computerizzato la maggior parte dei Drop noti del Patriota Q.
Su un corpus unitario di 4952 “pizzini virtuali” l’algoritmo sembrerebbe aver riconosciuto una mano primordiale, il “Patriota Anonimo con autorizzazione di Classe Q” apparso su 4Chan, come maggiormente e prevalentemente operativo dal 28 Ottobre al primo Dicembre 2017.
Siamo dunque nel periodo del Pizzagate.
Una seconda mano parrebbe apparire dal primo Dicembre 2017 fino a Novembre 2020, sia pur frammista all’infinità di mani che hanno usato la marionetta Q giustificandone le contraddizioni, e pertiene al momento in cui il Patriota Q ha espanso la sua mistica dal Pizzagate al Kraken passando per le DUMB, l’antivaccinismo militante, il sogno del Declas/Notte del Giudizio ed altri tratti fondanti del Q-Pensiero moderno.
Tutto questo non consente ancora di individuare chi sia, o se vi sia un “Patriota Q prevalente”, ma consente a dire degli autori dell’algoritmo, usato alla facoltà di Criminologia di Losanna, di andarci vicino, o quantomeno di cominciare a spiegare più approfonditamente come una teoria del complotto quantomeno bizzarra abbia di fatto plasmato la politica americana degli ultimi anni.
Sostanzialmente, riportando Linkiesta
La tecnica adoperata da OrphAnalytics ricalca i metodi della genomica computazionale (che Roten ha studiato a Harvard) applicati alle capacità di analisi dell’algoritmo. Non è quindi il classico esame stilometrico (parole, contenuti, sintassi, occorrenze) ma un sistema diverso: la macchina mette a confronto le strisce di caratteri e studia la loro ricorsività. Un approccio astratto, asettico ma a quanto pare efficace. Gli esperti di OrphAnalytics hanno fornito consulenze per processi legali e collaborano con la Scuola di Giustizia Criminale dell’Università di Losanna.
Con QAnon il processo è stato semplice. L’algoritmo ha preso in esame tutto il corpus dei suoi post (sono 4952), lo ha ripulito da formule di saluto, liste, citazioni da altri e da frasi più brevi di 50 caratteri, ed è passato all’esame. Quello che ne è uscito è significativo.
Il Patriota Q, o meglio le mani dietro di esso, sembrano agire come quell’immancabile troll che banni dalla tua pagina dopo aver infastidito, importunato e molestato gli utenti e, dopo aver speso l’ultima settimana a scriverti in post chiedendo di toglierti il ban, torna con un account fake lamentando “il ban del suo migliore amico che era tanto una brava persona”.
Migliore amico che per quanto si sforzi di scrivere in modo diverso alla fine userà lo stesso vocabolario, lo stesso linguaggio, le stesse espressioni e lo stesso modo di comunicare.
Come detto, separare un “Patriota Q primario” dai “Patrioti Secondari” sarà un obiettivo molto ambizioso, ma se ciò fosse fatto sarebbe possibile cominciare un “censimento dei Patrioti Q” e, quantomeno, rintracciare gli autori dei Drop più “fondanti” dell’intera ideologia di Q.
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