L’Italia ha un campione negli eSport: Luca Ceribelli secondo campione Italiano nella storia di Pokémon
Vi abbiamo già parlato più volte di come esistano gli eSport, e di come nonostante esistano orde di ignoranti pronti a sputare sui successi dei campioni delle varie discipline.
Luca Ceribelli, battendo diversi campioni tra cui l’americano Grant Weldon, l’italiano Ruben Gianzini e il cinese Zeng Chenyue ha conquistato la finale col favorito Yuta Ishigaki, vincendo.
Questo fa di lui il secondo Italiano a vincere l’ambita competizione dopo Arash Ommati nel 2013.
L’Italia ha un campione negli eSport: Luca Ceribelli secondo campione Italiano nella storia di Pokémon
Undici anni in un eSpot come Pokémon, dove le regole di ingaggio cambiano di anno in anno, di gioco in gioco e spesso con diversi regolamenti nella vita di scaffale della “generazione in corso” sono una infinità.
Arash Ommati vinse dopo una sfida “al meglio dei tre” durata quasi un’ora contro il giapponese Ryosuke Kosuge usando Pokémon Bianco 2 / Nero 2, ultimo gioco della saga a funzionare sul Nintendo DS prima del passaggio al 3ds.
I più curiosi troveranno la squadra usata qui: dopo undici anni la storia si ripete, e la sfida di Ceribelli è avvenuta con le cartucce di Pokémon Scarlatto/Violetto, Regolamento G.
Secondo il Regolamento G gli sfidanti erano autorizzati ad assemblare team con un Pokemon Leggendario (animaletti virtuali particolarmente difficili da ottenere, uno solo per cartuccia e diverso a seconda del gioco prescelto: ad esempio l’elettrico Miraidon per Violetto e l’infuocato Koraidon per Scarlatto): Ceribelli ed Ishigaki si sono trovati dunque a sfidarsi con due archetipi fondamentalmente opposti, con l’archetipo (il tipo di team e interazioni scelte) da Ceribelli con un leggero vantaggio sul campione Giapponese.
Il resto l’hanno fatto anni di allenamento ed esperienza, come nelle Olimpiadi, nonché della fortuna connaturata all’RNG, il “generatore di numeri casuali” che decide quanto una mossa sarà efficace e se essa riuscirà o meno.
La sfida
Dopo mezz’ora di sfida tra archetipi diversi, Luca Ceribelli ha vinto. Il suo team, costruito intorno a Miraidon e Urshifu pluricolpo è essenzialmente un team offensivo, basato sul superare l’avversario in rapidità di attacchi e potenza, con Iron Hands che aumenta la sua potenza di attacco sotto effetto del Campo Elettrico settato sul campo dalla presenza di Miraidon.
Ishigaki si è basato invece su un team da “Trick Room”, ovvero dove una mossa particolare inverte le statistiche di velocità rendendo il lentissimo Calyrex Ice Rider il più veloce sul campo di gioco.
Non che Ceribelli non avesse una contromossa, essendo il suo team in grado di passare in Trick Room con Iron Hands e Farigraf per usare la mossa necessaria, ma un altro punto forte di Ishigaki, la possibilità di “addormentare” (rendendo impossibile all’avversario agire) per alcuni turni il nemico con la mossa Spora del suo Amonguss perde efficacia sotto Campo Elettrico.
Al primo turno Ceribelli ha destramente approfittato della pioggia settata dal suo avversario (variabile che indebolisce le mosse di fuoco ma potenzia quelle di acqua) per sbarazzarsi del suo Landorus Forma Totem con una singola mossa del suo Urshifu Pluricolpo (unico Pokemon in comune tra i due) terastalizzato, privando l’avversario di un potente alleato e dell’effetto sorpresa del Terastal (la capacità di cambiare tipo difensivo e aggiungere un bonus di attacco sugli attacchi dello stesso tipo introdotto), costringendo Ishigaki, dopo un tentativo di resistenza con Pelipper (Pokemon di supporto) e il suo migliore attaccante Calyrex a dare forfait.
La seconda sfida ha visto la rivincita dell’atleta Giapponese, che ha usato invece il suo Iron Valiant cromatico per approfittare dei benefici del Campo Elettrico avversario, perdendolo però al primo turno (non senza però riuscire a sconfiggere l’Ogerpon dell’Italiano).
Con entrambi “sotto” di un Pokémon tatticamente utile, le fasi finali dello scontro hanno visto Calyrex Terastalizzato erba e Amonguss contro Iron Hands e Miraidon terastalizzato Folletto (tipo che inverte completamente le sue debolezze tradizionali da tipo Drago), e nonostante il forte vantaggio dell’Italiano (interpretato nella sfida dalla rossa allenatrice virtuale Yume, creata con le possibilità di personalizzazione delle ultime generazioni della saga), la Trick Room ha espresso il suo potere.
Calyrex era diventato la bestiola virtuale più veloce (sotto gli effetti della mossa) e con gli attacchi più forti, Miraidon aveva perso potere di attacco dopo l’uso consecutivo della mossa Dragobolide (che indebolisce l’attacco speciale di chi la usa con ogni uso consecutivo) e con la rispettiva eliminazione di Iron Hands e Amonguss gli avversari erano rimasti col solo Calyrex l’uno, Farigraf e Miraidon l’Italiano
Ma per usare una metafora puglistica, Calyrex era fresco e potente, Miraidon ormai stanco e “suonato”, incapace di fare danni decisivi mentre Farigraf è un animale perlopiù di “supporto”.
Nonostante questo, Farigraf da solo aveva quasi azzerato i punti salute di Calyrex, ma “quasi” non è abbastanza, e il Giapponese ha recuperato.
Turno finale: Ishigaki decide di aprire con la velocità anche lui, usando Iron Valiant e Calyrex mentre Ceribelli aveva Miraidon e Ogerpon Maschera Focolare.
Esattamente alla pari per numero di vittorie e sconfitte in questi mondiali, uniti dalla loro natura di campioni, i due si sono sfidati, e Ishigaki ha settato la Trick Room e potenziato Calyrex puntando su di lui.
Questa volta ad essere Terastalizzato è stato Ogerpon, diventando grazie alla Maschera Focolare un tipo Fuoco con un boost nel suo attacco peculiare “clava di liane” in grado di annientare Amonguss nonostante lo svantaggio dell’acqua consentendo all’umile Farigraf di abbattere Calyrex, privando quindi il Giapponese di buona parte della sua strategia e lasciando (con la sconfitta di Iron Valiant), Miraidon e Ogerpon contro Pelipper.
Il tentativo del giapponese di terastalizzare Pelipper col tipo Erba per variare le sue debolezze non ha sortito effetti, lasciando a Ishigaki la sola scelta di dare nuovamente forfait e incoronare il campione Italiano.
I premi, la competizione
A parte una borsa per il rimborso del viaggio, Ceribelli ora è il vincitore di 30mila dollari (il suo avversario 20mila), il primo Italiano in quasi un decennio a portare la coppa ed un orgoglio Italiano in una competizione che, abbiamo già visto, ha tutto quello che hanno le sfide più drammatiche, compresi sponsor, interessi economici e persino il rischio del doping.
Non che l’Italia non abbia la sua scorta di apprezzati campioni, ma una medaglia d’oro non si butta mai.
I prossimi mondiali saranno in America, e gli annunci speciali prevedono nuove meccaniche per i giochi del franchise: manca l’annuncio di un nuovo “gioco principale” e del successore della Switch che troppi aspettavano.
Per ora, godiamoci il campione.
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