L’ira di Salvini dopo lo sbarco della nave Alex di Mediterranea: “Sciacalli, offerti 400 litri d’acqua”
Non ci sta Matteo Salvini dopo lo sbarco della nave Alex di Mediterranea avvenuta pochi minuti fa a Lampedusa. Dopo aver replicato alla querela di Sea Watch 3 e del Capitano Carola Rackete questa mattina, come avrete notato dal nostro approfondimento, il Ministro dell’Interno si è sfogato sui social una volta appreso il secondo blocco forzato da una ONG nel giro di una settimana circa. Importante dunque raccogliere le prime informazioni dopo la svolta che si è avuta nel pomeriggio.
Salvini ha infatti pubblicato all’interno della propria pagina Facebook il video con la diretta streaming relativa allo sbarco della nave Alex di Mediterranea, esprimendo il proprio risentimento per le leggi che a suo modo di vedere sarebbero state violate anche oggi 6 luglio. Nonostante la decisione del gip di Agrigento, che martedì sera ha deciso di scarcerare Carola Rackete, giunge pertanto un’altra dura presa di posizione da parte del numero uno della Lega.
Il post risulta disponibile ancora adesso sui suoi canali social, mentre Sea Eye fa sapere che non esistono porti chiusi per l’umanità. Nel momento in cui pubblichiamo l’articolo, non risultano ancora arresti per l’equipaggio della nave Alex di Mediterranea, mentre registriamo le parole di Salvini. A detta del Ministro dell’Interno, nella giornata di ieri sarebbero sono stati consegnati più di 400 litri di acqua potabile a quella che è stata definita la “barca dei centri sociali”. Aggiunge poi che altrettanti sono stati successivamente rifiutati.
Secondo il suo punto di vista, pur di infrangere la legge, i membri dell’equipaggio, definiti pubblicamente “sciacalli”, hanno messo a rischio la vita degli immigrati a bordo, prima di procedere con lo sbarco che va contro il decreto legge bis da lui tanto voluto. In attesa di ulteriori risvolti, queste le immagini riguardanti lo sbarco a Lampedusa della nave Alex di Mediterranea.
La risposta di Alex non si è fatta mancare: il diniego esiste, ma è dovuto a semplice esigenze logistiche. L’acqua mancante è infatti quella per esigenze sia alimentari che igieniche (banalmente: l’acqua per i servizi), ma
Alex aveva praticamente finito l’acqua nei cassoni, quella che serve per far funzionare tutti i servizi igienici. Alla richiesta di rifornimento la Capitaneria di porto ha reagito portando 400 bottiglie da due litri di acqua minerale, il cui ingombro (in una barca di diciotto metri con 70 persone a bordo) ha costretto l’equipaggio a fare un miracolo per imbarcarle. Il comando della Alex a quel punto, sperando in un equivoco, ha spiegato più dettagliatamente la natura del problema. La Capitaneria di porto ha reagito portando altre 400 bottiglie, che però non sono state imbarcate.
Un tragico misunderstanding, pare.
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