L’improbabile elenco delle “sostanze nel vaccino” è a tutti gli effetti una bufala combinata. Un elenco che circola su WhatsApp e Telegram che comprende diverse sostanze protagoniste di diverse fake news sul vaccino, tra cui il Grafene stesso.
Ovviamente, come abbiamo avuto modo di dire in altri casi simili, se il vaccino contenesse la metà di quegli elementi spesso costosi e difficili da ottenere, alla fine con ogni dose di vaccino dovrebbero iniettarti una damigiana intera di sostanze dal valore di un immobile patrizio al centro di Milano.
Ovviamente si tratta non di una fake news, ma di una combinazione di fake news.
Sulla presunta e mai dimostrata presenza di grafene nei vaccini ne avevamo già parlato qui, e qui avevamo rilevato come per i novax il grafene sia ovunque ed in ogni farmaco.
Allo stesso modo possiamo affermare che per quanto ovviamente un vaccino contenga per definizione parti inattivate del virus e, nel caso dei vaccini a mRNA, le istruzioni perché il corpo possa riconoscere quelle parti, la teoria per cui “la proteina spike” vada liberamente a zonzo per il corpo “arpionando” cellule a caso come un pirata dei caraibi è del tutto infondata.
Anche il “Black Goo” e i “nanobot” sono nostre vecchie conoscenze, che abbiamo affrontato qui, quando i nostri amici notutto combinando i video di un Platelminta e reminescenze scolastiche sul “magnetic slime” (colla e polveri magnetiche che possono essere mosse con una calamita) hanno munito i vaccini di una “malevola intelligenza in grado di raggiungere uno scopo”.
Il che li rende tecnicamente superiori a chi condivide senza leggere, guidato non da un moto intelligente di approfondimento, ma dal mero “clicca e condividi” più irriflessivo.
L’idea poi che il “black Slime” sia composto di meteoriti alieni “in grado di aggredire i Chakra” e legato ad improbabili teorie alchemiche che di scientifico hanno poco sembra più opera di sci-fi che non il risultato di una seria indagine.
Tornando alle sostanze “intelligenti” riappare un altro nostro vecchio amico, “l’Idrogel della Darpa”, che in una bufala del 2022 da noi esaminata era diventato “parte dei tamponi” (naturalmente a torto) ed ora sembra essere migrato nei vaccini. Già all’epoca avevamo previsto che, riscontrata l’inesistenza del misterioso composto nei tamponi qualche notutto avrebbe dichiarato di averlo visto nei vaccini.
Non credevamo saremmo stati presi sul serio così presto.
Tornando ai tamponi torna la fake news vintage (parliamo del 2021) dell’Ossido di Etilene come “componente del tampone”, quando questo viene usato per la sterilizzazione degli stessi prima dell’imbustazione e soprattutto senza alcuno degli effetti tossici descritti nella bufala.
Per chiudere questo campionario degli orrori, ritorna la teoria dei Morgelloni, un caso di “parassitosi allucinatoria” secondo cui non meglio precisate “fibre chimiche”, che alcune diramazioni della teoria vogliono prodotte dalle scie chimiche e altre vorrebbero essere nanomacchine o insetti misteriosi, si depositerebbero nelle ferite ed altre lesioni riscontrate in determinati soggetti.
Questa teoria in passato suscitò anche una serie di comportamenti autolesionisti, come ustionarsi volontariamente il cavo orale con beveroni di acqua ossigenata e vino rosso per poi “sputare morgelloni freschi” dalla bocca, nonché scavare in graffi su gambe e braccia con pezzetti di fibre di vestiti e peli fino a trasformarli in suppuranti piaghe infette.
La teoria dei Morgelloni ebbe un nuovo rinascimento quando si cercò di vederli nelle mascherine, e ora li si cerca anche nei vaccini.
Ovviamente, come da foglietto illustrativo nessuno di questi elementi sussiste nei vaccini: alcuni non esistono e basta.
L’improbabile elenco delle “sostanze nel vaccino” è a tutti gli effetti una bufala combinata. Un elenco che circola su WhatsApp e Telegram contenente diverse bufale di diverse origini, attribuite malamente al vaccino. Ovviamente, come da foglietto illustrativo nessuno di questi elementi sussiste nei vaccini: alcuni non esistono e basta.
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