Durante la partecipazione di Matteo Salvini ad Otto e mezzo, trasmissione di La7 presentata da Lilli Gruber, c’è stato un dibattito piuttosto acceso tra i due personaggi, con il leader della Lega che ne è uscito praticamente con le ossa rotte, secondo diversi addetti ai lavori. A loro dire, Salvini avrebbe provato ad arrampicarsi sugli specchi quando si è parlato di Europa e sul ruolo avuto in questi anni dall’ex ministro dell’Interno proprio in campo europeo.
Un altro capitolo sulla loro discussione, dunque, dopo la questione trattata ieri. Lilli Gruber ha infatti fatto notare al suo ospite come, qualora voglia ottenere un ruolo di spicco al governo, prima o poi dovrà andare in Europa a contrattare. Salvini ha parlato di come sia stato vicepremier, ministro dell’Interno, quindi ruoli di spicco già li ha ricoperti, ma la Gruber gli ha fatto anche notare come in Europa non l’abbiano mai visto in quegli anni.
Scacco matto apparente per la giornalista di LA7 che è riuscita con una frase a far crollare tutte le varie scusanti messe in atto dal leader del carroccio, non riuscendo insomma mai ad emergere dalla discussione in maniera impeccabile. La partecipazione di Matteo Salvini ad Otto e mezzo lo ha ancor più reso ridicolo agli occhi degli italiani, non riuscendo mai a portare avanti un tipo di argomento in modo chiaro e limpido, ma provando più volte a divincolarsi tra le domande più scomode fatte da Lilli Gruber.
Detto questo, ha ragione Lilli Gruber a rivolgersi così a Salvini sulle sue presenze in Europa? In parte, almeno stando ad un articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore nel 2018. Più che sulle presenze, l’ex Ministro viene criticato sulla partecipazione. Salvini, a fine mandato, è stato molto attivo sulle dichiarazioni (20esimo posto), meno su interrogazioni (171esimo) e discorsi (232esimo). Decisamente peggio coi reports, dove è figurato 582esimo.
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