Quando gli indigenti del web esauriscono i loro personaggi-fantoccio (vedasi Putin e re Harald V di Norvegia) attingono dalla parte opposta, attribuendo alla senatrice a vita Liliana Segre affermazioni distorte per offrirle ai loro lettori, senza la cui ingenuità non avrebbero la forza di cui oggi godono nel mondo social. L’account Twitter RadioSavana, foraggiato nelle visuals da ImolaOggi, ha pubblicato un post in cui a Liliana Segre viene attribuito un placet a Matteo Salvini.
Epocale batosta per la #sinistra italiana, #LilianaSegre dichiara: “#Salvini è il volto nuovo dell’#Europa. Bisogna rispettare il desiderio del Popolo.” Ora voglio vedere chi della #sinistra avrà il coraggio di contestare queste dichiarazioni della Senatrice #Segre! #RadioSavana
La fonte è un video pubblicato da Il Fatto Quotidiano il 14 settembre 2018, come indicato dagli stessi autori di Imola Oggi che nel loro stesso articolo fanno fact-checking smentendo quanto sostengono di riportare. Con questa mossa di disinformazione strategica, miracolosamente, per i feroci oppositori del web Liliana Segre diventa una “grande donna saggia” dopo aver subito i peggiori insulti da parte di padri di famiglia, devoti dispensatori di pace e madri affettuose (un esempio, un editoriale).
La verità, però, è diversa. Tutto è riportato nel video pubblicato sul canale YouTube de Il Fatto Quotidiano il 14 settembre 2018, materiale che gli stessi autori di Imola Oggi riportano.
La sostanziale differenza tra RadioSavana e la verità è che quest’ultima viene sovvertita proponendo al pubblico solamente un ritaglio, nella classica strategia della decontestualizzazione del materiale per offrire ai lettori la tipica lettura di pancia.
Dal minuto 2:41 del video troviamo tutto l’occorrente per parlare di disinformazione perpetrata da Imola Oggi e RadioSavana:
Proprio il commissario Moscovici ha parlato di “Piccoli Mussolini in Europa” con un chiaro riferimento ai sovranisti, si trova d’accordo con Moscovici?
Io sono convinta che dopo la Seconda Guerra Mondiale tutti quelli che avevano le teorie che oggi avanzano non è che non le avessero. Loro le avevano sopite, nascoste, si vergognavano di tirarle fuori dopo tutto quello che era successo in Europa. Ma gli anni passano. Muoiono le vittime, muoiono i carnefici. Si rifà anche la storia: si nega, si aggiunge, si minimizza. Tutte le cose possono ricominciare, perché se la Democrazia ritrovata non è contenta e preferisce ritornare ai tempi in cui qualcuno decide e gli altri sono più tranquilli bisogna rispettare il desiderio del popolo.
Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha creato un clima di caccia allo straniero con l’episodio dei migranti della nave Diciotti. C’è una similitudine?
C’è una sola similitudine, che non è politica ma morale: l’indifferenza. Nell’indifferenza il mio popolo è stato umiliato, denunciato, fatto vittima, arrestato, deportato, e una volta arrivati là per la maggior parte delle volte è stato gasato, bruciato, per la colpa di esser nato. Nell’indifferenza del mondo. La similitudine con oggi non è tanto il fatto della nave Diciotti, Aquarius o un fatto specifico, ma l’indifferenza con cui si chiude il mare sopra i barconi dei migranti che senza il nome vengono dimenticati, annegano, e il mare si chiude sopra. È il mare dell’indifferenza.
Salvini è il volto nuovo dell’Europa, come dice il Time?
Beh, penso che ci vada molto vicino.
Un’Europa indifferente?
Un’Europa assolutamente indifferente perché è la fase più comoda, quella dell’indifferenza.
Liliana Segre tesse le lodi di Matteo Salvini? Non esattamente. La senatrice a vita, come dimostrano il video e la trascrizione da noi riportata, afferma inequivocabilmente che dalla Seconda Guerra Mondiale sono passati tantissimi anni, e coloro che coltivavano idee a supporto dell’intolleranza, dell’indifferenza e dell’odio ora possono parlare, in quanto carnefici e sopravvissuti stanno scomparendo, dunque nostalgici e negazionisti trovano sempre più spazio per manifestare il loro pensiero. A questo punto, e non senza preoccupazione, la Segre in sostanza afferma: “Se il popolo vuole questo (dunque che sia uno solo a decidere, come accadeva nelle dittature) sia fatta la volontà del popolo”.
Infine, in merito a Matteo Salvini, Liliana Segre lo colloca nel dipinto che ella percepisce dell’Europa. Secondo la senatrice a vita viviamo in un’Europa dell’indifferenza di cui Matteo Salvini potrebbe essere il volto. Non dell’Europa in sé, ma dell’Europa dell’indifferenza, come si può notare dall’ultima risposta ai giornalisti.
Il tentativo di Imola Oggi e RadioSavana, dunque, fallisce: nel tentativo di attribuire a Liliana Segre parole a favore di Salvini e del sovranismo, si smentiscono offrendo la fonte di tali affermazioni, il tutto per giocare con l’ingenuità di un gruppo di lettori che non sono soliti verificare le fonti.
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