Ci hanno segnalato un post — probabilmente opera di qualche troll, ma sempre di bufala si tratta — in cui secondo l’autore Sergio Mattarella “sarebbe” Liliana Segre. Premesso che già di per sé questa fesseria si demistifica da sola, tuttavia per diritto di cronaca vediamo di capire come questa supposizione non può essere plausibile. Innanzitutto nel post c’è scritto che: “non esistono foto di Mattarella e la Segre insieme”, dimostrando in questo modo l’ipotesi che si tratti della stessa persona. A questo proposito consigliamo di andare su Google Images per trovare centinaia di foto in cui il presidente e la senatrice sono immortalati insieme, non serve essere dei debunkers. Il post invece afferma l’esatto contrario. Questo ci fa capire che chi l’ha fatto, probabilmente convinto di quello che afferma, non si è nemmeno sforzato di fare una semplicissima ricerca per appianare il proprio dubbio; per cui vediamo di farlo noi.
Ipotizzando per assurdo che tutte le foto in rete riguardanti Mattarella e la Segre siano state photoshoppate, ci sono anche molti video in cui la senatrice e il presidente sono ripresi insieme. Uno tra gli ultimi video è quello del 7 dicembre 2019, alla Scala di Milano, in cui i due si salutano prima dello spettacolo. Non solo. Il 19 gennaio 2018 Liliana Segre viene nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica — forse questo piccolo particolare all’autore del post è sfuggito —, e Mattarella la riceve al Quirinale.
Un altro punto interessante è capire come sia possibile che tra 731 dipendenti del Quirinale, in un via vai incessante di segretari, valletti e politici, nessuno abbia mai visto Mattarella “farsi il trucco”, rendendo questo scandalo pubblico. C’è anche un altro aspetto difficile da comprendere, che l’autore del post dovrebbe spiegare: com’è stato possibile che il 27 gennaio 2020 — Giorno della Memoria —, mentre la Segre si trovava a Milano nei corridoi del Memoriale della shoah, per ricordare le vittime del genocidio nazifascista, Mattarella celebrava la memoria delle stesse vittime al Quirinale.
Secondo la logica dell’autore del post la senatrice oppure il presidente non esisterebbero. Eppure ci sono prove drammaticamente tangibili della loro esistenza. La Segre ancor oggi ha tatuato sull’avambraccio il numero di matricola 75190, prova del passaggio nell’inferno di Auschwitz mentre Mattarella, il 6 gennaio 1980, a Palermo, soccorreva suo fratello Piersanti vittima di un attentato mafioso in cui perse la vita.
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