L’IBA premia Angela Carini, gettando benzina sul fuoco
L’IBA premia Angela Carini, e in questo caso possiamo comodamente dubitare degli Achei che portano doni, per citare un proverbio omerico.
La premiazione consegue alla narrazione, e la narrazione è ovviamente quella (dimostratasi falsa) per cui Imane Khelif non è una donna con una condizione di potenziale interssualità, ma “un uomo transessuale (dato falso, è nata donna e vissuta donna) bullo e cattivo che picchia le donne alle Olimpiadi Trans”
Una narrazione malata nata da ben prima che un baccanale fosse trasformato nell'”Ultima Cena Drag Queen” e persino l’incolpevole toro del Trocadero diventasse il “vitello d’oro satanico”.
L’IBA premia Angela Carini, gettando benzina sul fuoco
Abbiamo già visto come l’IBA, facente capo al russo Kremlev, sia stata espulsa dal CIO sin dal 2023 per questioni di governance e scarsa trasparenza.
E nel 2023 non si poteva certo prevedere cosa sarebbe accaduto.
Sappiamo che l’IBA, escludendo Khelif da una passata competizione con motivi poco chiari e sconfessati dalle analisi mediche dal CIO, è stata il primo attore della narrativa dell’uomo trans.
E continua a soffiare sul fuoco, buttando benzina a palate, giustificando il premio per Angela Carini dichiarando che il CIO starebbe “uccidendo la boxe femminile”.
Dato opinabile, dato che la stessa Carini, abbiamo visto, non ha alcuna animosità nei confonti della Khelif.
Ci si consenta inoltre il dubbio: proprio dalla Russia di Kremlev, patron dell’IBA, in tempi di guerra ibrida sono arrivati attacchi brutali alle Olimpiadi di Parigi, e non solo.
Abbiamo già visto come per la propaganda Russa Parigi è un inferno pieno di parassiti, popolato da Ucraini cattivi che smontano la Torre Eiffel e dove le proteste hanno paralizzato le olimpiadi per evidenziare la presenza di “gang dello stupro” in Nuova Caledonia.
Tutte informazioni false, e se è per questo, sempre in Russia, ai tempi dell’Eurovision di Torino, ci fu chi propose di invadere il Belpaese (salvo poi giustificarsi…) per sostituire l’Eurovision con l’austero Intervision, resurrezione del concorso musicale per soli paesi dell’area sovietica.
Nel comunicato dell’IBA potrebbe essere quindi tracimata non solo l’animosità dello stesso per l’esclusione del CIO, ma la generale animosità verso un Occidente e il perpetuarsi di una narrazione che vede la Russia guardiana di valori tradizionali ortodosso-sovietici contro un Occidente “trans e omosessuale”.
E purtroppo ne va di mezzo lo sport.
AGGIORNAMENTO:
Federpuglistica, riscontrando l’offerta IBA, smentisce categoricamente e rigetta ogni offerta di danaro. Come è giusto e onorevole che sia.
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