Esiste un fenomeno che si verifica ad ogni singola tragedia. Ogni singola catastrofe, distruzione o evento apocalittico. Nonostante la situazione sia già tragica, ecco qualcuno che desidera con tutte le sue forze vedere qualcosa di ancora più tragico.
E quando non è possibile vederci qualcosa di tragico, si vuole vedere qualcosa di occulto e misterioso.
Esiste una sola spinta nell’Uomo superiore alla morbosità: il desiderio di avere un ente fisico e corporale, di carne ed ossa verso cui dare la colpa delle proprie miserie.
Un incidente non basta, un evento naturale è insufficiente. Non puoi odiare gli uragani, punire i terremoti, spezzare le reni ai fulmini. E anche quando vi è colpa, spesso per l’uomo qualunque l’attesa di un processo è intollerabile.
Raccogliere prove? Troppa fatica. Aspettare gli esiti di un giudizio? E sprecare tutta quella rabbia in corpo? Il Complottista vuole il colpevole in giornata, lo vuole lapidare sul posto, esige i suoi cinque minuti dell’Odio in stile Grande Fratello, e li vuole subito.
Dall’empia unione dell‘esplosione in Libano ha fatto volare in cielo la gente e della bufala del Missile a Beirut nasce ora la bufala dell’esplosione causata da una bomba sismica.
La prova? L’ennesima foto di un pennuto la cui sagoma si staglia sul fumo e sulle nuvole, ovviamente.
La narrazione è semplice e brutale come tutte le narrazioni complottiste sono: il pennuto era in realtà una bomba sismica, e il nitrato di ammonio erano in realtà armi destinate ai Terroristi in Palestina.
Tutto è bene quel che finisce bene, i buoni hanno un cattivo verso cui puntare il bersaglio, il Complotto è stato svelato, tutti felici.
Ma anche no.
Partiamo da un concetto base: le bombe sismiche non sono una tecnologia innovativa (esistono dalla Seconda Guerra Mondiale), segreta e, in questo caso, neppure sarebbero utili.
Una bomba sismica è essenzialmente una bomba ad alto potenziale di penetrazione: viene lanciata dall’alto, il peso la spinge sottoterra, esplode creando una caverna artificiale nel sottosuolo utile a distruggere grandi edifici.
Capirete che se l’obiettivo era distruggere un deposito di armi non avrebbe avuto alcun senso usare le bombe sismiche: sarebbe bastato usare un ordigno convenzionale colpendo il deposito di armi.
Come abbiamo già spiegato più volte, la detonazione col Nitrato di ammonio.
Come, dove e perché ci fosse tanto nitrato di ammonio in quel magazzino l’ha spiegato Il Post con dovizia di particolari.
Ancora una volta, non comprendiamo perché dover ricorrere all’immaginazione quando abbiamo già elementi per spiegare ogni cosa.
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