L’embodied cognition è una teoria sul funzionamento della mente basata sull’assunto che i nostri processi cognitivi non siano solamente il frutto dei processi neurali cerebrali, ma anche dell’interazione della psiche con tutto il nostro corpo e con l’ambiente esterno.
Questo approccio sfida la visione dualistica di Cartesio, che poneva l’accento sulla separazione fra la parte fisica e la parte spirituale dell’essere, sostenendo che il cervello, essendo parte del corpo, non è l’unico processore centralizzato che elabora risposte e pensieri ricevendo input dal corpo. Piuttosto è una delle parti che concorre ad elaborare risposte e conoscenze utili, sulla base delle informazioni che il corpo fornisce dopo aver interagito con l’ambiente circostante e con quello interno. Questa teoria sottende che il nostro io si sviluppi in maniera dinamica attraverso la concatenazione di interazioni reciproche fra mente, corpo e ambiente esterno, che si influenzano a vicenda in un’ #amalgama di input e output sensoriali e fisiologici.
Un altro interessante postulato dell’embodied cognition è proprio quello che sostiene la bidirezionalità delle influenze che possono generarsi in un individuo. Ovvero, la mente influenza il corpo, ma anche la “forma” di esso influenza i processi mentali. Infatti, in uno studio di fine secolo di Riskind sulla postura, si è visto come richiedendo di stare dritti e di sorridere ad alcuni soggetti, aumentava di molto la velocità con cui gli stessi riuscivano a richiamare ricordi autobiografici positivi. Inoltre si è visto come ad una particolare attivazione muscolare, nello specifico dei muscoli pellicciai del viso, corrisponda un particolare cambiamento nell’elaborazione e nell’interpretazione degli stimoli a livello cerebrale, proprio perché il nostro cervello per capire il nostro stato affettivo si basa anche sulle informazioni spaziali che quei muscoli gli forniscono.
Secondo voi è possibile che anche la nostra fedele mascherina possa influenzare il nostro umore, premendo sui muscoli del viso e modificando la componente somatica delle nostre emozioni?
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