Ne Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupery il piccolo protagonista nei suoi viaggi si imbatte in un Re.
Un Re spaziale, che vive solo in un asteroide dove esercita autorità assoluta e illimitata, ma
Dovete capire che al Re importava essenzialmente solo che la sua autorità fosse rispettata. Non tollerava in alcun modo la disobbedienza. Era un monarca assoluto. Ma, siccome era anche molto buono, dava degli ordini ragionevoli.
«Se ordinassi» diceva solitamente «se ordinassi a un generale di trasformarsi in un uccello marino, e lui non ci riuscisse, non sarebbe colpa del generale. Sarebbe solo colpa mia.»
Evidentemente al Governatore dell’Ohio ed ai legislatori dello stato americano non deve essere mai arrivata una copia del libro per l’infanzia, dato che hanno deciso di fare l’esatto contrario.
Ordinare cioè, per legge qualcosa di così remotamente impossibile dal rischiare di rendere illegale la ginecologia nel suo complesso, o ottenere per converso una norma inapplicabile nel 100% dei casi che norma.
Ma andiamo con ordine
La Ohio HB413, ovvero la Heartbeat Bill, la legge sul battito cardiaco è una sorta di incubo ginecologico-medico-misogino che fermenta da mesi negli organi legislativi locali ed è sfociato nell’assoluta impossibilità medica.
Come ogni norma restrittiva dell’aborto, il senso è la più totale e assoluta criminalizzazione dell’aborto in ogni sua forma, la sua equiparazione all’omicidio e, come per molti altri casi visti in amministrazioni repubblicane post-Trump, la criminalizzazione di fatto del medico ginecologo che pratica aborti e l’impossibilità tecnica per la donna di abortire.
Ma se in altri casi si andava quasi di sponda, qui si sfondano col carro armato i limiti dell’impossibilità fisica.
Nella lunga sfilza di divieti, in un papello le cui pagine si misurano in centinaia (723 per essere precisi), ecco comparire l’obbligo di reimpiantare una gravidanza ectopica.
Sostanzialmente, una gravidanza ectopica è quello che succede quando il feto si impianta al di fuori delle pareti uterine.
Ad esempio in una tuba.
Provate voi ad immaginare cosa potrebbe accadere gonfiando un pallone da calcio all’interno di una tanica da cinquanta litri, oppure effettuare la stessa operazione nel tubicino stretto dell’imbuto che avete usato per riempire quella tanica.
Ora immaginate che quell’imbuto sia fatto di carne e sangue, e infilato nel corpo di una donna.
Al momento, semplicemente non esiste la tecnologia necessaria per “spostare” una gravidanza ectopica e rimetterla nell’utero.
Eppure esiste una legge che obbliga i medici a farlo, per non essere incriminati per omicidio
“Per evitare l’incriminazione, un medico deve tentare di reimpiantare una gravidanza ectopica nell’utero di una donna”
Ovviamente, a questo punto, basterebbe semplicemente esibire un libro di biologia e dire
Guarda tipo, non è possibile, ciccia
Ma in questo caso, la stessa idea di una norma che chieda una prestazione medica impossibile che esponga le donne al rischio di trasformare ogni gravidanza in una roulette russa dove hai fortuna di sopravvivere bene, altrimenti è meglio tu muoia e dolorosamente, è il problema.
E no, non possiamo accettare l’idea, apparsa nei commenti che il linguaggio fa presumere che vogliano prevedere i futuri sviluppi della scienza.
Altrimenti potrei benissimo chiedere una legge che obblighi il medico a farmi vivere almeno 200-300 anni sotto pena di denuncia per omicidio, e se questo rifiuta dire “E vabbè, io ho scritto la legge perché tra 500 anni andremo tutti col razzo su Marte e saremo immortali, anzi, domani faccio una legge per avere i parcheggi per le donne incinte su Marte e nessuno può fermarmi”.
Con la differenza che se nei casi precedenti mi limiterei ad intasare il Parlamento con una simpatica bizzarria, in questo caso la bizzarria potrebbe anche solo potenzialmente disincentivare i più elementari trattamenti medici.
E di certo, se bisogna far interpretare a Billy dell’Ohio, versione locale della Sciura Maria, il senso di una norma di 723 pagine, significa che chi l’ha scritta non deve aver fatto un buon lavoro.
Una norma deve essere, ricordiamo, precisa nella sua astrazione, e disciplinare senza fallo una casistica ben delimitata. Specie se si parla di diritto penale.
Una norma penale così vaga ed indeterminata da richiedere i se ed i ma di un quisque populi a caso, semplicemente, è un aborto legislativo.
Per restare in tema.
Infatti, la gravidanza ectopica, per le ragioni predette, diventa sovente una condanna a morte la cui unica soluzione è l’aborto, spontaneo o indotto.
Vi risparmiamo il linguaggio tecnico, che troverete comunque cliccando nel link. Ma generalmente, la scelta è tra l’aborto, il prima possibile, oppure gravissime complicanze tra cui la rottura della tuba o della cervice, col connaturato rischio di morte.
Dicevamo che ci sono 713 pagine di norma: e non tutte criminalizzano la Gravidanza ectopica.
La norma, così come è formulata, è un pacchetto completo di lotta all’aborto continua che parte dalla abolizione di ogni sorta di copertura assicurativa per la stessa, che in un paese dove non esiste la mutua ma, ricordiamo, le spese mediche sono coperte da assicurazioni private (da Medicaid in poi saltuariamente con “aiuti di stato”), significa dover pagare ingenti costi, e di persona, per ogni tipo di aborto e termina con l’abolizione completa di ogni clausola relativa alla donna.
Mentre da noi, ricordiamo, la donna può richiedere l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) entro i primi 90 giorni di gestazione per motivi di salute, economici, sociali o familiari, nell’Ohio post HB413, se la norma non sarà bloccata per le sue numerose “leggerezze” il quadro sarà assai diverso.
In ogni tempo, in ogni condizione, alla donna sarà consentito di abortire solo se in gravissimo pericolo di vita, concreto e non astratto.
Insomma, per abortire dovrai giacere in un letto di ospedale moribonda.
Il tutto, con una plateale esclusione di ogni altro caso di malessere psicofisico.
Una ipotetica disabile mentale stuprata nell’Ohio post HB413? Praticamente, agli occhi della legge è solo un utero su due gambe.
Come molti altri casi del genere, è probabile che una simile norma non vedrà mai attuazione.
Se lo facesse, ci sono gli estremi per cui le corti federali si pronuncino in senso contrario.
Ma, solo in questo caso, è il concetto che conta: il numero di tentativi di criminalizzazione dell’aborto e il concetto che si possa costringere per legge la scienza, la fisica e la biologia a conformarsi al precetto di fede.
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