La tragica notizia è stata riportata dal Fatto Quotidiano e altre testate italiane: una madre ha legato il proprio figlio a un seggiolino per poi uscire e festeggiare con degli amici per due giorni, e al suo ritorno ha trovato il bambino senza vita.
Lovily Johnson, 22enne del Wyoming, viveva con suo figlio sulla McKee Avenue e il 19 luglio 2017 arrivò all’ospedale “Helen Devos” con il suo bambino di 6 mesi, e poche ore dopo un comunicato del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Wyoming riportava che la donna era stata tratta in arresto quello stesso pomeriggio.
Secondo il tribunale, Lovily disse alla Polizia di aver lasciato la casa alle alle 9 del mattino di lunedì 17 luglio e di avervi fatto ritorno il 19 luglio, due giorni dopo. La polizia spiegò che la donna aveva lasciato suo figlio, il piccolo Noah, incustodito per due giorni e legato su un seggiolino per auto. Erano circa le 9 del mattino di lunedì 17 luglio e Lovily era uscita senza cambiare il pannolino al piccolo Noah, e aveva fatto ritorno intorno alle 21. Trascorse il giorno a fumare marijuana con degli amici. Il giorno successivo, martedì 18 luglio, uscì di nuovo di casa alle 9 e fece ritorno alle 17. La donna non ebbe la premura di controllare Noah e uscì nuovamente di casa alle 5 del mattino, e trascorse un’altra giornata a consumare marijuana.
Era ormai mercoledì 19 luglio e prima di fare ritorno a casa la donna si fermò presso una stazione di benzina e una banca, e quando fece ritorno a casa si accorse che Noah era privo di sensi. Il tribunale ha riportato che il bambino arrivò in ospedale in avanzato stato di decomposizione, e dall’autopsia emerse che Noah riportava eruzioni cutanee dal pannolino. La stanza dentro la quale era stato lasciato dalla madre misurava una temperatura di 32 gradi.
Lovily Johnson venne accusata di omicidio e abuso di minore. Sua madre, Mamie Washington, parlò della noncuranza che Lovily aveva sempre avuto nei riguardi di Noah, specialmente quando si trattava di cambiargli il pannolino. La vicenda è tornata all’attenzione dei media in quanto recentemente il giudice Mark Trusock ha stabilito che la donna dovrà trascorrere in prigione dai 20 agli 80 anni. Lovily ha anche un’altra figlia, che ora è stata data in affidamento.
Secondo l’avvocato Jonathan Schildgren il comportamento di Lovily è dovuto a disfunzioni nate dall’infanzia.
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